Domina il Mar Ionio, è lì su, arroccata su uno sperone roccioso. La chiamano la “Tebaide d’Italia” (a causa dei numerosi insediamenti rupestri presenti nelle sue gravine) ed è la sintesi perfetta di storia, cultura, natura e folklore. Ci troviamo sulla murgia di Taranto, esattamente a Massafra, una di quelle cittadine che per una serie di motivi vien da definire “ridente”.
Cosa vedere
La visita di Massafra non può che partire dal caratteristico centro storico e dalle sue viuzze, un meraviglioso borgo medievale diviso in due dalla gravina di San Marco, il cui tempo è scandito dai rintocchi della settecentesca Torre dell’Orologio. Tappe obbligatorie: il Castello Medievale, simbolo della città e attualmente sede della Biblioteca Comunale e del Museo della “Civiltà dell’Olio e del Vino”, il Duomo e la Chiesa Madre.
Dopo il borgo è il turno delle gravine, per cui Massafra è conosciuta in tutto il mondo. La più famosa è quella della Madonna della Scala, lunga quasi 4 km e profonda circa 40 m; importante riserva faunistica e botanica, accoglie circa 600 varietà di piante, molte delle quali rare e con proprietà officinali. In uno dei pochi momenti eroici della mia vita ho deciso di sfidare l’impervia discesa e arrivare nel cuore della gravina … credetemi, ne è valsa la pena! All’interno si trova il villaggio neolitico di “Madonna della Scala”, uno dei più grandi del comprensorio della civiltà rupestre, ben 200 nuclei abitativi scavati nella calcarenite. Tra i siti più interessanti del villaggio la grotta del Ciclope e la farmacia del Mago Greguro, con all’interno un centinaio di incavi uniformi, in cui, secondo la tradizione, erano conservate le erbe officinali manipolate dal Mago e da sua figlia Margheritella.
Immersa nella Valle delle Rose della gravina troviamo il Santuario Madonna della Scala, accessibile tramite una maestosa scalinata barocca di 127 gradini! Assolutamente da visitare, per l’immensa sensazione di pace che riesce a trasmettere.
Ma Massafra è anche tradizione e folklore. Se volete visitarla in concomitanza di un evento, vi consiglio il Carnevale, atipico rispetto a quelli che hanno luogo nel resto d’Italia. Grandi opere in cartapesta e migliaia di figuranti si fondono tutt’uno con decine di migliaia di persone … da non perdere.
Dove mangiare
Vi ho già consigliato dove dormire a Massafra, ora arriviamo al dove mangiare. Segnatevi questi nomi, perchè davvero, non vi deluderanno. Dritti da Zia Riri (Piazza Risorgimento 14) per una cena tipica: se volete farvi un regalo assaggiate gli spaghetti di grano saraceno fatti in casa con capocollo e pomodorini.
Per una cena easy vi consiglio il Manhattan Food (Via Sandro Pertini 1): provate gli involtini Manhattan e la mousse all’amaretto.
Per un po’ di carne e tanti tanti tanti antipasti segnatevi la Braceria La Rotonda (Via La Rotonda 4).
Ottima degustione di sottoli, patè e di una strabuona birra artigianale dall’Oleificio Riforma Fondiaria (Via San Rocco 19); vi consiglio di contattarli per capirne la disponibilità.
Nelle vicinanze …
Taranto: merita assolutamente una visita il Castello Aragonese. La visita è totalmente gratuita, per info e orari vi rimando al sito. A mio modesto parere quella in notturna (dalle 24 all’1.30) deve avere davvero un suo perchè.
Castellaneta: ero stata mille volte al mare a Castellaneta Marina, ma non avevo mai visto Castellaneta. Grande, grandissimo errore! La balconata sul canyon rupestre è qualcosa da togliere il fiato. Passeggiando tra le bianche viuzze fermatevi al Museo di Rodolfo Valentino, e se avete fame, proprio lì vicino vi consiglio un ottimo ristorante tipico, Il Grottino (Via Municipio 22).
Ginosa: una meravigliosa scoperta. Ci sono stata pochissimo, il tempo di una passeggiata dal centro alla gravina, ma l’impressione che ho avuto è stata quella di un angolo di mondo in cui rifugiarsi quando si ha bisogno di un po’ di tempo per stare con se stessi … la bellissima sensazione di un paese in cui il tempo si è fermato. Considerato questo amore a prima vista penso che ci tornerò appena possibile.
Consiglio!
Un consiglio spassionato: se arrivate a Massafra in treno e dovete ripartire di domenica munitevi di biglietto. La domenica la biglietteria è chiusa e il self service non esiste, potreste essere costretti a inseguire il capotreno tra i vagoni alla disperata ricerca di un biglietto.
Non posso che concludere questo post invitandovi a scoprire la Puglia “alternativa”, quella fuori dai soliti circuiti turistici, ma ancora più bella perchè autentica nell’offerta e nell’ospitalità.
Photo credit: Infoturismiamoci
Photo credit (foto d’apertura): Tarantino Vincenzo via photopin cc
Vale Diarioinviaggio says:
Ci sono troppi posti belli…Ogni giorno ne scopro uno di nuovo!
E quella mousse all'amaretto mi sembra un altro ottimo motivo per una visita.. :p
Redazione says:
E' una zona che merita tanto, ha tutto: mare stupendo, ottima cucina, centri storici bellissimi, gravine … insomma, io l'adoro ^_^ E per la cronaca … quella mousse all'amaretto è spettacolare *-*