Partire in barca a vela, per i neofiti del mare, può far venire molto dubbi. Avrò mal di mare? Mi piacerà la compagnia delle persone? E se poi mi annoio? Poi si parte e all’improvviso la vita acquista una dimensione completamente diversa. Appena al largo si aprono le vele, si spegne il motore, si segue il ritmo del vento e delle onde e intorno è solo silenzio e natura, vanno via tutti i pensieri di terra, si stacca la spina dal ritmo quotidiano del fare per forza qualcosa e inizia il ritmo della totale libertà.
Mi sono imbarcata su un Vagabond 47, il Saccheri, una barca grande dal fascino del veliero antico. Dieci posti letto, una bella cucina, due bagni e una grande simpatia a bordo. Il comandante e l’aiuto skipper non fanno mancare mai una buona birra fresca, bei libri e racconti di mare, ma anche il giusto silenzio se si ha solo voglia di guardare il mare. Destinazione Grecia ionica.
A un passo dalla Puglia, proprio di fronte incontriamo i primi delfini e poi via verso la prima tappa Ericoussa, l’isola più vicina attraversato il canale di Otranto. La traversata è stata lunga ma piacevole, tempo buono, un sonnellino ogni tanto e un po’ di musica. Arrivati a Ericoussa si dorme nella baia, il cielo stellato accompagna il giusto riposo dopo tanta navigazione e sicuri di cominciare da lì un vero viaggio tra le isole blu della Grecia. Ogni giorno un’isola nuova: Corfù, Paxos, Sivota, Parga, Mikonos, Lefkada. Non c’è fretta di arrivare, la mattina la colazione è lunga e animata, uno sguardo alle cartine e un altro caffè, un bagno in acqua e una fetta biscottata, nessuno ci corre dietro e si può decidere dove andare a seconda del vento. Le isole sono abbastanza vicine tra loro da poter scegliere il posticino più tranquillo per calare l’ancora e farsi un bel bagno lungo, i turisti d’assalto sono lontani e il mare è tutto per noi. L’acqua limpidissima sembra una piscina, qui si bagnavano gli Dei dell’Olimpo e avevano le loro buone ragioni.
Sul Saccheri si pranza a bordo, lo skipper è un buon cuoco ma chi ne ha voglia può anche lanciarsi in sperimentazioni gastronomiche da condividere, il sapore di una semplice insalata acquista tutto un altro gusto. L’ordine della barca è a carico di tutti ma senza fatica. Si fanno i turni per lavare i piatti e per tenere pulito e poi via di nuovo in acqua insieme ai pesci. Cerchiamo anche di pescare ma senza grande impegno, e poi la sera eccoci arrivati.
A Parga siamo ancora in una caletta all’ancora ma c’è una navetta boat dal nome inconfondibile di Caronte che passa a prendere le prenotazioni per scendere a terra. Decidiamo di uscire e farci una passeggiata sull’isola. Il panorama dall’alto della rocca è splendido, vediamo la nostra barca dall’alto che grande com’è ci sembra piccola piccola e poi in un ristorantino tradizionale ci godiamo una buona moussaka di melanzane, guai a dire che è un piatto di origine turca! I greci ci tengono alle loro origini. Paxos è piena di turisti ma un po’ di vita mondana non guasta, Sivota è bianca e blu, e Lefkada ha delle ottime pasticcerie. La settimana è finita, porto a casa una bella abbronzatura, tanti bagni e tanta pace riacquistata. Ne è valsa la pena …
Il Saccheri riprende i suoi giri, fa base a Lefkada. Dalla Puglia si raggiunge facilmente prendendo un traghetto per Igoumnitza e poi da lì un autobus per la marina di Lefkas. Chi ha voglia di imbarcarsi può scrivere o telefonare a uno dei due skipper, Antonio: demattia.antonio@libero.it; 339.1096561. La gentilezza è assicurata!
ZielonaMila says:
Beautiful photos:) Greetings