Un viaggio in Alto Adige alla scoperta del buon vivere e della bellezza.
Dalla fioritura sull’Alpe di Siusi al caffè di Anterivo, il meglio delle mie vacanze in Alto Adige riassunto in 10 highlight.
Avevo 4 anni e passeggiavo per Bressanone con una pannocchia tra le mani.
Avevo 5 anni ed ero seduta su una panca in legno, di fianco ad uno sconosciuto in calzettoni rossi e barba bianca: Valdaora, sagra del pollo. Tovaglie a quadri e boccali di birra.
Avevo 6 anni e un paio di scarpe gialle, bellissime, con l’allora famoso Garfield disegnato da qualche parte. Eravamo inseparabili. Fino al giorno in cui, una scalata alla conquista delle Tre Cime di Lavaredo, ne sancì la triste sorte: bucate da tot ore di cammino, irrimediabilmente.
Avevo 7 anni e un coniglietto bianco tra le mani. Lui correva, io correvo. Lui saltava, io saltavo. Lui scappava dal mio affetto morboso, io piangevo. Ancora Valdaora.
Potrei continuare all’infinito, in un’apoteosi di ricordi destinato ad approdare chissà dove. Le mie innumerevoli vacanze in Alto Adige sanno di aria frizzante e acqua pulita, profumano di rugiada e legna appena tagliata. Latte fresco a colazione, spatzle a pranzo, canederli a cena. Speck sempre. E sempre in estate, mai d’inverno, quando la neve lascia il passo ai fiori, la cioccolata calda al succo di mela.
Ne ho scritto spesso e difatti sono qui, a farlo ancora una volta. Un riassunto delle mie vacanze in Alto Adige, il meglio dei miei diari di viaggio, il cosa fare assolutamente in Alto Adige riassunto in 10 highlight.
Fioritura sull’Alpe di Siusi
Dal bianco al lilla, dal rosa all’azzurro: lo spettacolo della fioritura sull’Alpe di Siusi è semplicemente indescrivibile. L’emblema del risveglio della natura, l’emblema dei colori, l’emblema dei profumi. Da fine maggio a luglio, il periodo perfetto per goderne pienamente.
Bagno caldo nel Lago di Caldaro
Un lusso, gentilmente offerto dalla natura a costo zero. Circondato da un paesaggio di estrema bellezza punteggiato da vigneti e frutteti, il Caldaro è il più grande e caldo lago balneabile dell’Alto Adige; ci troviamo lungo la Strada del Vino, costeggiata da cantine, enoteche e ristoranti, garanzia di indimenticabili soste degustazione.
Pranzo al Pitzock
Val di Funes, frazione di Pizzago. Non esagero quando associo questo accogliente ristorante da 30 coperti a uno dei migliori pranzi della mia vita: Oskar Messner traduce la tradizione altoatesina in piatti dagli ingredienti ricercati ma assolutamente a km 0. Tra tutti, la pecora con gli occhiali, caratterizzata da tipici motivi chiazzati intorno agli occhi: una carne tenera, aromatica, con un leggero sapore di selvaggina, esaltata da Messner con accostamenti a dir poco illuminati. Tra le chicche del suo menù, il leggendario Cappuccino d’ortica con schiuma d’asparagi, a mio modesto parere, meritevole di una o più vacanze in Alto Adige.
Indirizzo: Via Pizack 30, Funes (Bolzano)
Vivere Bolzano
Il profumo di magnolia nell’aria, le facciate pastello, le insegne in ferro battuto di Via Bottai, i cestini di lamponi al mercato di Piazza delle Erbe, gli aperitivi a base di Hugo in Piazza Walther: Bolzano è un po’ tutto questo, tanto elegante quanto semplice, tanto educata quanto viva. Merita di essere scoperta con calma, lentamente, tra vicoli e caffetterie, prima o dopo essersi goduti lo spettacolo della natura che solo l’Alto Adige può offrire.
Imperdibile una tappa al Fischbänke, una bella bruschetteria nata sul marmo bianco di due enormi banchi del pesce. Rino Zullo, in arte Combo, è il padrone di casa. Sì, le bruschette sono ottime, ma la vera attrazione è lui, un uomo che ha concretizzato il suo genio creativo in ogni singolo centimetro di questo allegro, colorato, originale e personalissimo locale. Un’artista viaggiatore da ascoltare per ore, ore e ancora ore.
Indirizzo: Dr.-Streiter Gasse 28, Bolzano
I colori del Lago Carezza
Con un nome così vince in partenza. A dargli man forte tutti, ma proprio tutti i colori dell’iride riflessi nel suo specchio d’acqua, secondo la leggenda frutto di un sortilegio. Protagonisti della storia, lo stregone del Latemar e la bellissima ninfa Ondina. Innamorato della giovane, lo stregone decide di rapirla, portandola con l’inganno ad uscire dalle acque del lago; l’inganno è un coloratissimo arcobaleno riflesso nell’acqua. Ondina ci casca e spinta dalla curiosità salta fuori ma, spaventata dallo stregone, torna giù, di corsa. Il poverino, molto molto arrabbiato, pensa bene di prendere l’arcobaleno del misfatto, scagliarlo nel lago e ridurlo in mille pezzi. Da quel giorno nelle acque del Lago Carezza si rispecchiano tutti i colori dell’iride. Leggenda o meno, i colori ci sono.
Un calice di vino ad Andriano
Piccolo, adagiato nella Valle dell’Adige, circondato da vigneti e frutteti. Un angolo di mondo incontaminato, in cui la mente si distende, il cuore si apre e gli occhi si rilassano. È uno dei miei personali highlight per quella dimensione di semplicità e sicurezza che riesce a restituire, della serie basta poco per essere felici: un bicchiere di buon vino, un formaggio di malga, il suono delle campane e una terrazza affacciata su una valle circondata dai monti. Questo è davvero il miglior riassunto delle mie vacanze in Alto Adige.
L’incredibile vista sul ghiacciaio della Marmolada
Alta Badia, ghiacciaio della Marmolada: bellezza pura, incontaminata, difficile da rendere in parole. Non è un consiglio, ma un’imposizione: regalatevi un trekking che attraversi la Val Ombretta, una delle valli più belle del gruppo della Marmolada. Ho usato il verbo regalare non a caso, considerata la vista che vi si aprirà. Eccezionale, semplicemente eccezionale.
Le romantiche Cascate del Pisciadù
Corvara in Badia, Cascate del Pisciadù: assolutamente da raggiungere in primavera. In primis per godere del verde a perdita d’occhio del prato che si incontra lungo il sentiero; e poi i ponticelli in legno, il torrente e la cima della cascata. Un sentiero semplice, che in poco meno di un’ora rimbalza in una scena alla Robin Hood e Lady Marian nella Foresta di Sherwood.
Aperitivo a Corvara
Alle 18 tutti a Corvara per l’aperitivo. L’Got, un imperativo delle mie vacanze in Alto Adige, è impresso a fuoco nell’affollato emisfero dei ricordi: buon vino, ottimi salumi, pochissimi coperti, calore da baita di montagna. Il tutto nel centro di Corvara. Quando un posticino piccolo piccolo entra così prepotentemente nei ricordi, c’è sempre più di un valido motivo.
Indirizzo: Strada Col Alt 92
Ad Anterivo per il caffè speciale
Scovare, assaggiare, divulgare: questa, la mia sacra triade da viaggiatrice buongustaia. Sono arrivata ad Anterivo, piccolissimo paesino della Valle dell’Adige, verso le 15, l’ora del caffè: è così che ho scoperto il suo specialissimo caffè ricavato dal lupino, una tradizione per molti anni dimenticata, riscoperta solo nel 2005. Ottimo. Quando c’è qualcosa di unico e speciale, lì ad attenderci, la strada va sempre, sempre imboccata.
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