Luoghi in cui tutto è al posto giusto.
Curati in ogni singolo dettaglio, amati e preservati.
Oggettivamente belli.
Messi lì, per ricordare all’uomo di non smettere mai di innamorarsi del mondo.
Parole che vengono giù sulle sponde del Lago di Garda, senza pensarci troppo, tra anatre ed esseri umani.
Salò
Non riflettevo da tempo sulla ‘bellezza oggettiva’, da un po’ accantonata a favore di una bellezza timida e complicata. Poi è arrivata Salò, al tramonto: il lago acceso dai riflessi, la bouganville in fiore, i capperi nelle pareti di pietra, il passeggio rilassato sul lungolago. Il centro storico col suo intreccio di vicoli e piccole piazze, in cui il percorso da seguire è indicato da venti targhe che raccontano origine e denominazione delle contrade del borgo.
Pochi passi ed ecco la Locanda del Benaco: affacciata sul lago, elegante, ricercata. Ad accogliere un illuminato padrone di casa, lo chef Gianni Briarava, uno di quelli che a fine cena prende la sedia, si unisce al tavolo e si perde nel racconto di piatti, territorio ed eccellenze. Briarava produce personalmente l’olio utilizzato in un oliveto in affitto a Polpenazze, riempie i cestini con il pane fatto nella sua cucina, riesce a conquistare con il pesce di lago una giovane pugliese votata al pesce di mare. Con lui scopro i famosi capperi del Garda, lui mi istruisce sul coregone. L’ora blu si attende con un aperitivo in tezzazza: in mano un calice, davanti il lago e una candela. Poi la cena al profumo di agrumi, chiusa in bellezza con una coppa di fragole. Più che consigliato.
Locanda del Benaco – Lungolago Zanardelli 44
Desenzano del Garda
Da Salò a Desenzano del Garda il passo è breve. Si lascia la sponda del lago per la collina, fino ad arrivare ai vigneti di Selva Capuzza e all’omonima Cascina, un tripudio di pietra, taverne a botte, porticati e antiche stalle. In inverno si degusta vino davanti al camino, in estate all’ombra dei gelsi secolari; tutto intorno il verde nelle sue più infinite sfumature. Pensate per un attimo alla pace dei sensi: bene, la troverete qui tra un rosso e un tortino di patate. I piatti della Cascina recuperano le ricette della tradizione, materie prime locali e stagionali; particolare rilevanza è data all’abbinamento con gli ottimi vini prodotti nella tenuta. Tornare a casa con un Lugana, per quanto mi riguarda, è imprescindibile.
Cascina Capuzza – Selva Capuzza (0309910279)
Desenzano ha tutto: le cinte murarie merlate, il castello che domina la città, un centro storico del 500 e la villa romana. Anche qui pietra, balconi fioriti e quelle ‘chiccherie’ che raccontano tutto l’amore di chi la vive 365 giorni all’anno.
Sirmione
Con quale gioia e felicità ti rivedo
Sirmione, gioiello delle penisole e delle isole,
fra tutte quelle che il duplice Nettuno accoglie nei
chiari laghi e nei vasti mari.
– Gaio Valerio Catullo –
Sirmione, quella cantata da Catullo. Quella delle famose acque termali, delle ville romane (tra cui appunto la villa del famoso poeta conosciuta come Grotte di Catullo), della Rocca Scaligera dal cui Mastio (alto 37 metri) si gode un suggestivo panorama su lago e colline. Sirmione, quella dall’atmosfera incantata.
Consigliata a maggio, mese della famosa Mille Miglia, appuntamento imperdibile per nostalgici e animi vintage. Se c’è un evento in grado di coniugare tradizione, innovazione, creatività, eleganza, bellezze paesaggistiche e stile di vita del nostro paese, beh, è questo. Per raggiungere Sirmione in traghetto e godervi dall’acqua lo spettacolo della città che si avvicina pian piano, vi consiglio di consultare il sito www.navigazionelaghi.it.
Lonato
Questo viaggio si conclude nel piccolo borgo di Lonato, tra antiche mura e silenziosi giardini protetti da cancellate in ferro battuto. Imperdibile una visita alla Casa del Podestà del complesso monumentale della Fondazione Ugo da Como (tutti i giorni 10-12 14.30-18.30), a partire dai primi anni del ‘900 dimora del Senatore Ugo da Como: venti ambienti completamente arredati e una straordinaria biblioteca con oltre 50mila volumi antichi e rari databili a partire dal XII secolo, tra cui anche il “libro più piccolo del mondo” contenente il testo di una lettera inviata nel 1615 da Galileo alla Granduchessa Cristina di Lorena.
Per informazioni sul Lago di Garda:
Consorzio Lago di Garda Lombardia
www.gardalombardia.com
info@gardalombardia.com
Giorgia - Voglio andare a vivere in montagna! says:
Gli antichi Romani avevano capito proprio tutto della vita: e infatti lungo le sponde del lago di Garda sono stati trovati tantissimi resti di ville e impianti termali appartenenti al loro periodo (mi viene in mente, ad esempio, quello di Riva del Garda, anche se si trova dal lato opposto rispetto a Desenzano)… ecco, in queste giornate di caldo, un giretto da quelle parti me lo farei molto volentieri! ;-)