Nei miei primi 32 anni di vita mi sarà capitato circa 32mila volte di parlare per ore del nulla con dei miei simili (esseri umani propensi al cazzeggio e alla birra). Come molti di voi sapranno, i discorsi sul nulla spesso portano a fantomatiche idee di business destinate a premiare le acute menti con fama, gloria e palate di euro. Bene, vista l’assenza di fama, gloria e palate di euro, mi sembra chiaro che lo spirito imprenditoriale non sia uno dei miei assi vincenti.
Fortunatamente però nel mondo esistono “quelli che ce la fanno”. È il caso di due giovani birrai belgi che nel 2013, attraverso la forza propulsiva del web, sono riusciti a finanziare con un crowfunding il loro sogno: produrre delle ottime birre scelte dal popolo social attraverso l’hashtag #BeerForLife. Il primo applauso ovviamente va alla scelta dell’hashtag. Dopo aver lanciato sul mercato le prime due birre decidono di aprirsi una piccola birreria nel cuore di Bruxelles, una sorta di micro-birrificio aperto al pubblico in cui visitare gli impianti e gustare sei sacrosante birre. Brussels Beer Project, questo il nome del birrificio, aprirà i battenti il 24 ottobre: direi che una capatina a Bruxelles ci sta tutta.
E ora parliamo di Babylone, il motivo per cui presto andrò anch’io a trovare questi giovani e biondi ragazzi. Babylone è una birra ricavata dal pane raffermo, un’edizione limitata di un nuovo prodotto che affonda le sue radici nell’epoca babilonese: pare che 4000 anni fa siano stati proprio i Babilonesi ad inventarla. Ottenuta dalla fermentazione del pane raffermo, questa birra dal gusto amaro e con una gradazione alcolica di 7° oltre ad essere un prodotto innovativo si inserisce in un progetto di economia circolare volta a non sprecare nulla e a riutilizzare il pane invenduto nei supermercati, cercando quindi di far diventare risorsa ciò che è destinato a diventare rifiuto. Per la produzione della Babylone, inoltre, i ragazzi del Brussels Beer Project hanno deciso di collaborare con un’associazione senza scopo di lucro per il reinserimento nel mondo lavorativo di persone socialmente vulnerabili. Insomma, pare proprio che ce la stiano mettendo tutta per fare le cose nel modo giusto.
Questo fine settimana mi sembra quasi una scelta obbligata e poi, pensateci bene, tra una Babylone e l’altra magari vi arriva anche la tanto attesa idea geniale.
Tanti e tanti altri suggerimenti li trovate su Visit Flanders.
Valentina Gattei (@Valuita) says:
Eh va beh, ora VOGLIO una birra. HO PROPRIO BISOGNO di una birra.
Roberta Longo says:
IL MANTRA: ama la birra e la vita ti sorriderà. E ora me la vado a bere, yyeeaaahhh :D