Potrei partire dai trabucchi, dai gradini bianchi, dai km di sabbia deserta del 1° ottobre, dalla foresta, dal vino scuro e intenso, dal caciocavallo alla piastra, dai vicoli che scendono al mare, dalle balconate, dal blu delle porte e il fucsia delle bouganvillea.
Potrei partire dalla pioggia. Quella che ci ha accompagnato, quella che fa pensare a Brandon Lee e al “non può piovere per sempre”, quella romantica da tè e caminetto, quella che travolge e si accanisce, quella del 6 settembre.
Potrei partire anche dall’informazione sbagliata, quella che cerca e sempre cercherà il dramma, la catastrofe, la distruzione. L’informazione alla Barbara d’Urso, eccessiva e sensazionalistica, spesso ad cazzum. Può capitare così che Peschici, Vieste, Rodi Garganico e San Marco in Lamis diventino “tutto il Gargano”, che la Marina di Peschici diventi l’intera Peschici, che il lungomare Rodi Garganico-San Menaio diventi l’intero tratto Rodi-Vico del Gargano-resto del mondo.
Potrei partire dai ‘turisti d’autunno’, quelli seduti ai tavoli di un bar in modalità abbonato Rai davanti a quel ‘grosso grasso matrimonio pugliese’ fatto di fuochi d’artificio, colombe e prosecco. Quelli persi nella Foresta Umbra, rassegnati a una vita da libro della giungla dopo 4 ore di cammino tra nebbia e pioggia (quelli riportati all’ovile da me ed Ezio per essere chiari). Quelli che mettono le confetture abbinate ai formaggi sul pane, ma che sanno perfettamente che sul Gargano si beve il Nero di Troia. Quelli con lo zaino in spalla e i trolley formato famiglia. Quelli che in auto seguono sempre il cartello “tutte le direzioni” e arrivano letteralmente a culo nei posti migliori. In ultimo, quelli con i collant color carne e i sandali: grazie di esistere, mi fate sentire una figa da paura.
Potrei partire dai tappeti stesi ad asciugare, dalle pareti che prima erano bianche, dalle pale vicino alle porte, dal fango, dalle campagne incasinate, da ciò che la pioggia ha portato in mare e il mare ha restituito dopo qualche giorno alla terra.
Allo stesso modo potrei partire dalle pareti nuovamente bianche, dai tratti di spiaggia completamente sgombri e ripuliti, dal fango scomparso.
Quanto, ma davvero quanto, si può fare in mese. L’ho capito rubando 5 minuti di chiacchiera al sig. Piero dell’Hotel Il Tramonto di Rodi Garganico, 10 a Nicoletta della cantina di Colantonio di Peschici, 30 al Sindaco di Peschici e infiniti a Giuseppe, l’uomo che ormai su questo blog non ha bisogno di presentazioni. Il “si supera tutto” è un’idea che amo, ti prepara inconsciamente all’inaspettato e altrettanto inconsciamente ti aiuta a non buttarti via.
Insomma, la conclusione è che potevo partire da una di queste cose, sviscerare pensieri e infinite parole. La realtà è che volevo partire da tutte. Abbiamo passeggiato nella nebbia di notte a Vico del Gargano, fatto il bagno a San Menaio, iniziato la ‘dieta del carboidrato’ alle 4 del pomeriggio in un bar di Rodi Garganico da cui è passato anche Lucio Dalla, scattato 1687mila foto a Vieste, inseguito una sposa a Peschici e pranzato in un’enoteca con due tavoli, circondati dai vini e dal profumo del caciocavallo alla piastra, con la seguente password wifi: peppapig. L’incanto. Ci siamo persi, ritrovati e ripersi, mangiato paste di mandorla nella campagna più isolata di San Giovanni Rotondo, preso il caffè a Manfredonia, vagato verso Zapponeta Beach. Il tutto accompagnata da un piumino, una kefiah, svariate magliette da 15 agosto e seri problemi di termoregolazione.
Ora un pensiero concreto: il denaro aiuta, sempre. Che lo si chieda o no, in situazioni come questa una donazione non fa mai male, anzi. Segnalo la raccolta fondi per la ricostruzione dell’azienda Facenna, gestita dai genitori di Antonio.
Di seguito, invece, gli estremi per partecipare alla raccolta organizzata dall’associazione Ars Nova in aiuto alle famiglie alluvionate di Peschici.
Codice Iban IT 04 A 05584 78520 000000000765
Causale: Peschici Rialzati
Banca Popolare di Milano
Infine, ricordo che ci sono anche le antiche ‘casse comunali’.
E quindi sì, il Gargano vive e stravive. È tanto, limpido e avvolgente. Come sempre, è casa.
Ale says:
Meraviglioso!!! Si supera tutto, star vero, parole sante che non mi bisogna mai dimenticare!! E già vedere che in un mese è stato fatto così tanto, fa pensare che la prossima estate – in barba alla comunicazione alla Barbara D’Urso – sarà ancora più bello! Sì, il Gargano vive!!!
Grandi ragazzi, grazie 1000 di cuore!!
Roberta Longo says:
Grazie piuttosto a te e a tutti quelli che amano questo meraviglioso angolo di Puglia :) La prossima estate ci saranno sempre ad aspettarci i trabucchi, la Foresta Umbra, le grotte, Pizzomunno, il pesce freschissimo, etc. etc. etc… magari ci si incontra tutti lì ;) Un abbraccio enorme!