Forse chi non è appassionato di calcio non sa che le tifoserie delle squadre di Lecce e Palermo sono gemellate da ormai un ventennio. Le ragioni non si conoscono fino in fondo, o meglio, le interpretazioni sono molteplici :) La più accreditata fa riferimento ad una vicenda accaduta proprio 20 anni fa, quando l’allora presidente del Lecce, Franco Jurlano, fu l’unico a votare a sostegno della società del Palermo calcio che, a causa del fallimento, stava per essere radiata. Nonostante il voto non riuscì a salvare le sorti della squadra rosanero; da allora i tifosi hanno mostrato la loro riconoscenza, cementando anche le amicizie tra le tifoserie.
Al di là dell’aspetto calcistico però, sembra che questo gemellaggio tra le città sia “scritto” un po’ anche nella fisionomia dei due centri, che presentano parecchie somiglianze sia culturali che artistiche. Sarebbe banale soffermarsi troppo sulle caratteristiche climatiche, tra i principali motori della macchina turistica per spingere le vacanze in Sicilia e in Puglia, e che già rendono l’atmosfera e l’aria leccese e palermitana tanto simili; ma passeggiando per le strade di Lecce si ha come l’impressione di sentire la gente parlare lo stesso dialetto, percezione resa ancora più solida se ci si guarda un po’ intorno, con i colori e le architetture barocche che richiamano il ‘600 palermitano.
Spesso l’attenzione viene però distolta dai rumori di clacson, e ancora una volta vien da pensare come anche a Palermo sia un po’ difficile concentrarsi sulla bellezza dei monumenti del centro storico per la stessa identica causa. Rispetto a Palermo, probabilmente Lecce è riuscita a trovare un compromesso migliore tra l’ordine e l’eccentricità, garantendo una qualità della vita elevata. Anche Palermo lascia spesso questa impressione ai turisti (un po’ meno riguardo all’ordine…), ma bisogna ammettere che viverla non è una passeggiata a meno che non si sia palermitani o, ne sono sicuro, leccesi: ma in questo caso, non si potrebbe proprio vivere altrove ;)
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