Case bianche di calce, coloratissimi gerani, chianche, archi, torri, palazzi, e tutto intorno i profumi delle cucine e dei fornelli. Vicoli animati di giorno, deserti e silenziosi all’ora di pranzo, vivaci al calar della sera. Questa è Cisternino.
Il poterci fare un salto ogni volta che ne sento il “bisogno” è una gran fortuna. Proprio così, perchè a volte hai solo bisogno di un panorama, di un profumo, di un rito. Il mio bisogno è il belvedere sulla Valle d’Itria e il caffè delle 15 nel silenzio di Piazza Vittorio Emanuele. Questa volta però ho fatto molto molto di più. Sono tornata a Cisternino in occasione della Giornata delle Bandiere arancioni organizzata dal Touring Club, una giornata pensata per scoprire e vivere alcuni dei borghi più belli d’Italia. Ed è proprio quello che ho fatto, ho vissuto Cisternino.
Ho scoperto che San Nicola è anche lì, anzi, a dirla tutta, gli è intitolata la Chiesa Madre. Ho visitato il percorso archeologico collegato alla chiesa. Ho fatto caso, per la prima volta, alle maschere apotropaiche che ornano i palazzi del centro storico; allontanano gli influssi maligni, e questo è già un ottimo motivo per perdersi alla loro scoperta! Mi sono divertita nel guardare un gruppo di “giovanotti” sfidarsi al gioco della moneta. Mi sono esaltata con il ballo del vino!
Ieri ho ascoltato e parlato tantissimo. Ho ascoltato i racconti del mitico Mimmo del ristorante Le chicche di Zia Rosa; originario di Acquaviva delle Fonti ma”trapiantato” a Cisternino perchè “i Cistranesi hanno un cuore grande, questo voglio che si sappia, più di tutto il resto”. Lo dice mentre mi racconta dell’incendio che qualche anno fa ha colpito il suo locale “era tutto distrutto, ma loro sono scesi in pigiama e hanno iniziato a ripulire tutto”. Ho scoperto l’arte dell’intarsio e dello “slow work” con Donato Semeraro, un’artista con la A maiuscola. Ho tirato un sospiro di sollievo quando ho parlato con Caterina della dFood: è quello che fai quando incontri ragazzi appassionati, originali, pronti a mettersi in gioco e a giocare con la propria terra. Ho chiacchierato con Rosetta di lupini, orecchiette, Sicilia e famiglia: adorabile. E poi ho fatto quello che amo di più, parlare di Puglia, turismo e ospitalità con Vito e Marenza.
Tutti questi racconti sono legati da un filo conduttore, racchiuso in una sola parola: ospitalità. C’è chi conosce il suo significato più profondo; chi ce l’ha dentro; chi la offre con semplicità; chi la promuove. Ti travolge appena arrivi, ti fa sentire a casa, è sincera. Questa è Cisternino.
Cosa vedere
La visita alla “Città gioiello d’Italia”, non può che partire da Piazza Vittorio Emanuele, quella in cui svetta la bellissima Torre dell’Orologio. Vicoli e vicoletti divisi in 4 quartieri “Bbère Vècchie”, “Scheledd”, “‘u Pandène”, “L’Isule”; il mio consiglio? Passeggiate, perdetevi, fermatevi nei fornelli … insomma, fatevi guidare dall’istinto e dall’olfatto! La passeggiata continua nel borgo “u Bùrie”.
Da non perdere la Chiesa Madre di San Nicola e la piccola Chiesa barocca di San Cataldo; i palazzi, eleganti e fieri: tra questi, Palazzo del Governatore, Palazzo Lagravinese, Palazzo Amati.
E poi il panorama. Raggiungete la Chiesa Nuova, la Villa Comunale, Largo Amati o la Pineta: qui avrete l’intera Valle d’Itria ai vostri piedi.
Cisternino regala anche un itinerario naturalistico tra ulivi e muretti a secco. Si parte dai “Monti comunali” per raggiungere tra pini e cipressi, Masseria Marangiuli, Masseria Scategna e, se il passaggio è aperto, Masseria Montalbano. A un paio di km da quest’ultima troverete il Dolmen di Cistenino.
Perchè Cisternino è Bandiera Arancione?
Queste le motivazioni del Touring Club: “La località si distingue per la facile accessibilità e la buona gestione della viabilità interna che consente la visita a piedi del centro storico, che si presenta armonico e omogeneo architettonicamente. Buona è l’offerta dei prodotti tipici agroalimentari e artigianali e la località risulta essere nel suo complesso vivace”. Come non concordare?!
Un ringraziamento va alla Giornata delle Bandiere arancioni, a Cisternino e a tutti i Cistranesi ( … sì, anche alle mie amate bombette!) ^_^ Vi ricordo che sulla App Facebook Bandiere arancioni Touring trovate i disegni di chi ha voluto “dare una mano” al Touring a valorizzare i borghi più accoglienti d’Italia, quindi potete andare subito a votare la vostra mano preferita! Gli autori delle impronte più votate riceveranno un simpatico omaggio Touring … ci sono anche le nostre eeehhh!!!
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Photo Credit: Roberta Longo – Infoturismiamoci
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