Ho scritto queste pagine a marzo 2020, mese difficile di un anno difficilissimo.
A maggio, complice la consapevolezza dell’immobilità forzata a tempo indeterminato, ho deciso di trasformarle in un viaggio senza bagaglio che fa delle parole e dell’immaginazione la sua casa.
Marocco [per flâneurs]: si chiama così.
Il “per flâneurs” è arrivato poche ore prima della pubblicazione, tra una parentesi quadra in cerca di carattere. Non so ancora se vuole essere una guida che racconta o un racconto che guida, so solo che ha il profumo della menta e il sapore di una tajine fumante.
Marocco [per flâneurs] non ha la pretesa di essere una guida compiuta ed esaustiva, quanto piuttosto la voglia di dare “ali alla mente e passi a piedi immobili da tempo”, citando le parole di chi l’ha letta a poche ore dalla pubblicazione.
Queste pagine sono il frutto dei miei viaggi, un racconto che prende il suo tempo dai ricordi senza seguire una cronologia precisa e puntuale; ho voluto raccogliere i luoghi, i nomi e gli indirizzi che viaggio dopo viaggio hanno contribuito a creare una connessione profonda tra me e questo pezzo d’Africa.
Non ho una grande memoria, ma quel tè alla menta del 16 marzo 2014 ha lasciato il segno. È stato un attimo, l’inizio di quella che sarei diventata. A distanza di anni ho voluto onorare quel momento, il momento.
Il download della guida è gratuito. Lo trovate a questo link: scarica Marocco per flâneurs.
Spero vi faccia viaggiare, sognare, ricordare, desiderare, rivivere. E poi spero di incontrarvi tutti su quella terrazza affacciata su Jeema El Fna quando le “calde striature del tramonto irrompono nel cielo”.
Buone lettura,
Roberta
Federico Lipera says:
Ciao Robi!
Non vediamo l’ora di leggere la tua guida.
Giulia e Fede