Scegli di viaggiare. Sempre.
Che sia anche un viaggio breve, solitario, disorganizzato.
Ebbene sì. L’ho fatto ancora una volta, qualche giorno fa.
Napoli.
Del resto, mi separano solo tre ore e mezza da quel porto sicuro fatto di vita vibrante.
Parto. Atlantide di De Gregori cede il posto a Bisanzio di Guccini, ma arrivo sulla note dei Muse. Ciao Napoli.
Pizza, caffè, passeggiata lenta tra i vicoli del centro storico. Sono già le 16:00.
Napoli è bella, bellissima. Riempie con il suo accento, il fritto nell’aria, i clacson e il Vesuvio.
Cammino, respiro, vado avanti. Qui, sola, in un weekend di fine inverno.
Napoli – Roma, solo andata.
Torno indietro. O forse no.
Vado oltre.
Roma.
L’ho fatto spesso negli anni, salire sul primo Italo in partenza e raggiungere la capitale. Italo è quel treno che ti riappacifica con i binari, i vagoni e le attese. L’amore è nato sul Roma-Milano, si è spostato sul Napoli-Roma, continuerà tra qualche giorno sul Roma-Venezia.
Cerco i treni per Roma, prendo un biglietto e ricomincio il viaggio.
I treni custodiscono qualcosa di unico. I volti dei passeggeri, le loro storie, le loro destinazioni.
I treni ti concedono il tempo.
Torno a leggere. Ho la tra le mani Amore dell’Allende, pura poesia.
Arrivo a Roma ed è subito caos, la mia condizione ideale. Il tempo è ancora mio, mio per questo.
TRAMONTO A PARCO DEGLI ACQUEDOTTI
Quando sono qui, in questo parco che nulla c’entra con tutti gli altri di Roma, che non ha niente di artificioso e tangibilmente magnificente, penso esattamente questo: la vita che amo è questa. È qui.
Una vita fatta di semplicità, priva di sfarzo e ostentazione. Amo il rosso intenso del cielo, le sfumature sugli archi, il sapore della birra che sembra quasi cambiare le sue note immersa in questa insolita pace.
Fateci caso quando vi sentite così. Vuol dire che state vivendo, vivendo davvero.
SALUTARE SARA DI TONNARELLO
Trastevere è Tonnarello.
Non un semplice ristorante, ma IL ristorante romano per antonomasia.
Mentre attendi il tavolo, per allietare l’attesa e, forse, anche un po’ la vita, ti viene servito del magico prosecco. Ma il vero spettacolo inizia quando ti siedi. I tavoli, posti l’uno accanto all’altro, trasformano un pranzo solitario in un pranzo di famiglia. Si parla, ci si conosce, ci si saluta.
Sara, la responsabile, ha il dono di dar vita a questa magia. Meravigliosa, come tutti i membri dello staff di Tonnarello, riesce a creare quel clima conviviale di stampo romano romano.
Il cibo. Un miracolo. I tonnarelli, realizzati da loro, sono serviti in padelle da almeno 250 grammi.
È qui che, senza retorica, capisci quanto la felicità sia davvero una cosa semplice. Basta saperla trovare ma, quasi sempre, è nascosta nelle padelle extra large di Tonnarello.
KOKORO E VIALE IPPOCRATE
Roma è sinonimo di Kokoro, un delizioso negozio in Viale Ippocrate.
In giapponese Kokoro significa cuore, quello stesso cuore usato da chi qui crea borse, gioielli e capi fatti a mano.
Amo chi si prende cura dei dettagli, amo i merletti, le stoffe e i colori delle matasse, amo il rumore della macchina da cucire ma, soprattutto, chi sa fare delle proprie abilità piccoli capolavori. Chi sa rendere la propria vita una forma d’arte. Fatevi una passeggiata qui, ne vale davvero la pena.
BANCARELLE DEI LIBRI ANTICHI
Costeggio la Sapienza alla ricerca di piccoli tesori.
La città universitaria è circondata da piccoli chioschetti traboccanti di libri antichi di seconda, terza, quarta mano. È bellissimo sfogliarli, immaginare la loro storia, perdersi nelle illustrazioni, trovare piccoli tesori nascosti tra quelle pagine ingiallite.
I venditori di libri antichi hanno animi gentili e rivoluzionari. Esattamente come le opere che vendono. Basta poco per perdersi in lunghe chiacchierate filosofiche, così rare, così preziose.
Ho fatto tutto ciò che dovevo.
Roma ha quell’assurda capacità di farti sentire piccolo e invisibile tra le sue braccia, ma sempre e comunque in compagnia. Torno in stazione, ripensando ai treni presi e a quelli persi.
Fatelo. Prendete il primo treno e andate. Perché il mondo è a portata di mano, perché il viaggio ha la sempre le risposte che cerchiamo.
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