Tornare, fa rima con amare. Forse è un caso, forse no.
Delle Isole Tremiti ricordavo la roccia scolpita e una schiuma di mare fritta dal sapore memorabile. Vista e gusto, i miei sensi.
È qui che le diomedee si accoppiano nelle notti senza luna.
“Accolgono con amicizia i greci e con aggressività i barbari” scriveva Aristotele, conferendo a questa singolare specie di gabbiani il dono di riconoscere, per poi distinguere, i buoni dai cattivi.
Volteggiano, corteggiano, amano. Sulle rocce più alte delle Isole Tremiti, sulle rocce più vicine al cielo. Ci sono e si sentono, eccome se si sentono, nel loro inconfondibile canto d’amore.
C’è San Domino, “l’orto del Paradiso”, con la roccia a strapiombo e le acque trasparenti. Di giorno è Cala Matano, Cala degli Inglesi o Cala delle Arene; la sera è in piazza, come una volta.
C’è San Nicola, l’isola dei 30 abitanti e dell’Abbazia di Santa Maria – la più grande abbazia sul mare – costruita dai benedettini nel 1045 d.C. San Nicola è anche l’isola dei 400 libici deportati agli inizi del ‘900, ricordati oggi con un mausoleo; è l’isola delle ceramiche dipinte a mano di Gennaro Cafiero e delle spaghettate di Carolina (Architiello, Salita delle Mura 5).
E poi ci sono i capperi di Capraia, la creta gialla di Cretaccio e la Riserva Marina Integrale di Pianosa. Le Isole Tremiti sono le isole del mito, dei monaci, dei poeti e degli artisti. Ispirano. Come solo la bellezza, quella pura, sa fare.
C’è tanto per innamorarsi.
Il verde che brilla, le cale nascoste tra le pareti bianche, quei sapori che riescono a inebriare i sensi con le note del mare. Sì, qui basta il mare. Basta di giorno, basta al tramonto, basta di notte con il cielo e le stelle.
È tutto in pochi km quadrati, è tutto nel ricordo di chi è lì da sempre, è tutto nella forza di chi racconta, fa vivere, fa scoprire, fa assaggiare. È tutto lì, ed è proprio in questo l’unicità delle isole.
Il mare è unico.
Nei colori, nella leggerezza, nella varietà della sua fauna. Il mare è nella salsedine che intacca l’intonaco e rende unici i colori, li consuma, li fa vivere. È nel sapore dei capperi, prezioso ingrediente degli isolani. Il mare è nella pelle, nelle bionde sfumature dei capelli, nelle rughe accentuate. È nei piedi scalzi di chi conosce roccia e banchine. Il mare è ovunque, intorno.
Come arrivare alle Isole Tremiti
Le Isole Tremiti sono raggiungibili in elicottero e in nave.
Nel primo caso il viaggio, da Foggia o Vieste, dura all’incirca venti minuti. Le tariffe partono da 28,90 euro (per tratta, a persona) in bassa stagione, fino ad arrivare ai 57,90 euro (per tratta, a persona) in alta stagione. Per informazioni visitare il sito di Alidaunia.
Per quanto riguarda il viaggio in nave, invece, si può scegliere di partire dai porti di Termoli, Vasto, Vieste, Rodi Garganico, Peschici e Capoiale. La durata del viaggio, a seconda del porto di partenza, varia dai 50 minuti alle due ore. Le diverse le compagnie di navigazione disponibili permettono di organizzare un viaggio alle Isole Tremiti in giornata, qualora fosse questa la vostra esigenza.
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