Un latte di mandorla e un ficus sospeso nell’aria. Cosenza, borderline come poche.
Un’ora e sei a Lorica, 21 abitanti in inverno e 80 in estate, il cuore del Parco Nazionale della Sila, quella dei laghi e dei pini larici, centinaia, migliaia, forse infiniti. Quell’aria pura e i tramonti infuocati, il piumone a giugno, il profumo di brace. Borghi e botteghe, soppressata e telai, abbazie e locomotive. Daniele, Antonella, Angelo, Francesco, Salvatore, Mimmo: sono loro a fare la differenza.
Le giornate seguono il filo del tempo lento e del silenzio, scandito da un cartoccio di patate mpacchiuse e un calice di Terra Damia. Il sapore della terra, l’espressione della tradizione. Il risveglio sul Lago Arvo è placido, come le sue acque; sembra aver inghiottito ogni rumore, ogni interferenza tra sé e il mondo. Il pontile, il battello, ed è subito un navigare lento e sostenibile.
La natura, quando incontaminata, si trasforma nell’irresistibile canto di una sirena. Ammalia, seduce, lega. Devi solo viverla. Incantano i papaveri nati nella sabbia, le piccole case sugli alberi, i tramonti arancioni a pelo d’acqua. Sai di essere circondato da 650 km di sentieri, di poter alternare un passo e un respiro, un passo e un respiro, un passo e un respiro. E qui il respiro cambia, si fa lungo, intenso, profondo.
Il fruscio dell’acqua al passaggio di una canoa, lo scricchiolio dei rami sotto le ruote di una mountain bike, il vento. Sono questi i suoni della Sila. Arriva il momento del caciocavallo silano alla piastra, della soppressata e dell’nduja: Calabria. Qui la parola “mangiare” assume un significato intenso e piccante, pieno. Sazia i sensi, è questa la differenza.
Dall’Arvo al lago Cecita, per perdermi nella pace del Centro Visite Cupone. Nato dall’adattamento degli spazi intorno a una segheria demaniale, è oggi un centro di educazione ambientale con sentieri naturalistici, osservatori faunistici, museo, giardino geologico ed un orto botanico accessibile ai disabili e ai non vedenti.
Il sole cala, l’aria si fa fresca. Felpa, cicorielle di campo saltate in padella, un calice di Baronè. Lì, dove gli uomini sono pochi, le stelle sono sempre infinite.
Domenica, quella dei capelli bianchi e dei bastoni, delle campane e dei bar di paese. San Giovanni in Fiore è pietra, sedie di paglia e davanzali fioriti. Il passato non è poi così passato qui. Perdo qualsiasi tipo di concentrazione nel Laboratorio artistico di Mimmo Caruso, totalmente disorientata da colori, stoffe e motivi di incredibile bellezza. Un luogo di cultura, tradizione, amore per le “cose”.
La pioggia chiama un piatto di quadrucci all’uovo con ceci e funghi porcini, lì, a pochi passi dai Giganti della Sila e da una Riserva biogenetica di inestimabile valore naturalistico. Questa volta sorseggio un rosso delle Tenute Paese. La pioggia, un calice pieno, un piatto fumante, una porta affacciata sul verde, una grande amica davanti: sto bene. Stare bene, alla fine, non è poi così difficile: basta semplicemente scegliere con cura dove trascorrere il nostro – sempre più prezioso – tempo.
Parco Nazionale della Sila dove mangiare
Il Brillo Parlante
Lorica
Consigliato: Caciocavallo silano dop alla piastra, salsiccia stagionata, frittelle di cipolla, bistecca di bovino adulto provenienza altopiano Silano, funghi porcini.
Agritursimo Lorica Parco Natura
Lorica
Consigliato: salumi prodotti in azienda, bruschetta con parmigiana di melanzane, cicoria di campo saltata
Antica Filanda
Località Fallistro – Croce di Magara
Consigliato: mousse di funghi e formaggio su sfoglia di polenta; millefoglie di melanzane, ricotta, caciocavallo silano dop, mandorle e pistacchi; quadrucci all’uovo con ceci e funghi porcini.
Cosa fare Parco Nazionale della Sila
Noleggio bicicletta
Il Chiosco Rosso, Lorica
Giro sul lago Arvo a bordo di battello elettrico
Navigare a Lorica, Lorica
Centro canottaggio e kayak
Centro Sportivo Lorica, Lorica
Tessiture artistiche & Scuola tappeti
San Giovanni in Fiore
Treno a vapore della Sila per un viaggio d’altri tempi
Stazione San Nicola – Silvana Mansio
“I Giganti della Sila”
Riserva biogenetica gestita dal FAI Italia
Località Fallistro – Croce di Magara
Parco Nazionale della Sila dove dormire
Hotel Park 108
Lorica
Case sugli alberi – Silavventura
Lorica
Per informazioni e itinerari Parco Sila
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