Il perché di questo post: perché le mie parole a volte – ma proprio a volte – non cadono nel buco nero e profondo del nulla cosmico. E mi riferisco a quelle lanciate a bomba durante gli aperitivi, quel sapere da girovaga dispensato con un moscow mule in una mano e un chilo di patatine nell’altra ad amici alticci che il 99% delle volte fanno finta di ascoltarmi. L’importante è averne coscienza e continuare a parlare parlare parlare evitando solo di strozzarmi con gli arachidi. Esiste sempre però quell’1% nato per regalare una gioia.
Il mio 1% mi ha reso felice così: “sono andata all’Isola Polvese e anche a Corciano… avevi ragione, LA PACE.” Le ultime due parole ne riassumono tante: Umbria, colline, verde infinito, fiori, borghi, pietra, vino, salame di Norcia… così, giusto per buttare giù le prime 8 immagini venute in mente.
Val sempre la pena divulgare al mondo poche ma utili pillole e quindi eccole, iniziando come al solito dalla cosa che mi sta più a cuore, il cibo, se street food ancora meglio: Perugia è sinonimo di Torta al Testo. Quella di Cukuc è strabuonissima, quindi segnatevi questo nome (Via Barteri 2/c). Perugia è proprio la città giusta da cazzeggio e rilassatezza, una di quelle che a noi pugliesi piacciono tanto insomma; per la cronaca, sappiate che ho appena scoperto l’esistenza del nuovo volo Ryanair Brindisi-Perugia, quindi accattatevillo come direbbe qualcuno.
Se invece in Umbria ci arrivate sulle 4 ruote o ci arrivate in aereo e poi l’auto l’affittate, perdetevi tra le colline. Nei mesi giusti è tutto un prato, tutto una spiga di grano, tutto un fiore, tutto un cielo azzurro: come già scritto in altre sedi, appena potete regalatevi un po’ di bellezza che per il cessume avete sempre il tempo.
Dove andate con questa macchina? A 20 minuti da Perugia, precisamente a Corciano, uno dei Borghi più belli d’Italia. Ma per davvero. Curatissimo in ogni singolo microscopico dettaglio, con un barettino affacciato sui colli da cui contemplare madre natura in tutta la sua beltà con una birra in mano e degli abitanti sorridenti. Se volete riappacificarvi con il mondo, scrivere un libro, non fare niente e basta, questo è il posto giusto.
E ora il momento ‘gita’. Arrivate a San Feliciano, prendete un bel traghettino, attraversate per 10 minuti il Lago Trasimeno e sbarcate sull’Isola Polvese. Microscopica, così tanto che la si gira in lungo e in largo in un paio d’ore; c’è un bar-ristorante, un alberghetto-fattoria, una spiaggia con gli ombrelloni di paglia che fanno tanto Waikiki e nulla più. Una notte qui la si passa molto volentieri: RELAX. Tornando sulla terra ferma concedetevi una mangiata di pesce vista lago Da Settimio (Via Lungolago 1).
Poche pillole e qualche foto – senza alcun sensato motivo – in bianco e nero. Se volete fatele vostre.
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