Ladino, italiano e tedesco: non una, non due ma ben tre lingue in una valle sola. E scommetto pure che qui quasi tutti sono un passo avanti rispetto al “the book is on the table”. Siamo in Italia – ebbene sì – precisamente in Alta Badia, un comprensorio dell’Alto Adige formato da sei paesi: Corvara, Colfosco, La Villa, San Cassiano, Badia e La Valle.
Se amate sciare è la valle giusta per voi. Se amate la mountain bike è la valle giusta per voi. Se amate il trekking è la valle giusta per voi. Se non amate lo sport ma amate mangiare è la valle giusta per voi (e mangiare in Alto Adige significa godere). Se non amate lo sport e il cibo ma amate Hugo è la valle giusta per voi. Siete astemi? Allora amerete l’acqua dei ruscelli. Insomma, in un modo o nell’altro, è la valle giusta per tutti.
Qualunque sia il motivo che vi spinga nel regno dei cartelli trilingue ecco alcuni “imprescindibili”.
#1 Into the wild
Natura allo stato puro = Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies. Patrimonio Mondiale UNESCO, in primavera rispecchia la mia personale idea di perfezione naturalistica. Andate di trekking e siate felici.
#2 A Col Alto (+2000 m) in pochissimi minuti
Corvara: dove tutto ebbe inizio. Parlo di sci, neve e seggiovie. Qui negli anni ’30 fu fondata la prima scuola di sci della Val Badia, nel ’38 venne costruito il primo impianto di risalita al Col Alto – una slittovia – al quale seguì nel ’47 la prima seggiovia d’Italia. Oggi al Col Alto ci si arriva con una moderna cabinovia; in estate, due impianti di risalita che partono dal centro del paese, permettono di raggiungere facilmente i 2.000 metri.
#3 Immergersi nella tradizione
Badia e la tradizione contadina, una lunga storia d’amore. Sembra di tornare un po’ indietro nel tempo, adorabile. Esattamente come il santuario della Santa Croce a 2045 m di altezza.
#4 Vista sul ghiaccio
Godetevi il panorama sul ghiacciaio della Marmolada.
#5 Assaggiare la cucina ladina
Una cucina semplice, con pochi ingredienti di stagione. Buttatevi su zuppa d’orzo, ravioli con ripieno di spinaci e furtaies (dolci a spirale fritti).
#6 L’aperitivo straconsigliato
Aperitivo da La Cianoa. Un locale piccolo piccolo, sul corso principale di Colfosco sotto un porticato decorato con lanterne e piccoli vasi in fiore; ci si siede attorno alle botti di vino su sgabelli fatti a mano, si chiacchiera con Georg – il mitico padrone di casa – e si assaggia dell’ottimo vino accompagnato da tartine (anche senza glutine). Assolutamente imperdibile, giuro.
Via col pradat 4, Colfosco
#7 Pranzo in rifugio
Il pranzo in rifugio è un must. Arrivate a I Tablà, ordinate finferli come se non ci fosse un domani e godetevi il panorama.
Stazione monte Braia Fraida, San Cassiano
#8 Chiusura col botto: sauna e piscina vista vette
Sauna, doccia antistress e piscina con vista. Prendete e godetene tutti. Vi mando all’Hotel Ciasa Lara di La Villa: un design hotel minimal ed elegante, caldo e accogliente, realizzato in materiali locali come il legno di abete rosso e pino cirmolo. Intorno solo vette e prati, prati e vette. Per chiudere in bellezza regalatevi una cena tipica nella stube nel 1750.
#9 Al Museum Ladin Ćiastel de Tor
Un museo che vi illuminerà sull’universo ladino. Inaugurato nel 2001 è la sintesi della storia di questa comunità di origine dolomitica che affonda le sue origini nel latino volgare.
Info su www.museumladin.it
#10 Bere l’acqua del ruscello
Una fissa che mi porto dietro da anni. Bere l’acqua dei ruscelli (in Alta Badia ho saccheggiato i ruscelli del Parco Puez-Odle) è una di quelle esperienze montanare che creano una connessione tra te, Annette e Lucien.
Tante tante info sull’Alta Badia le trovate qui.
[Foto prese da Shutterstock]
Follow Me!