Sono arrivata lì, in cima alla scala che conduce al canyon. Ho guardato dritto davanti ai miei occhi e pensato: è arrivato il momento, vado. Ho sfidato rapide e correnti, raggiungendo la cascata fresca e rilassata, carica più che mai.
Questo post meritava un inizio del genere. Invece no, e per colpa di 5 testimoni non posso neanche mentire! Nessun racconto all’Indiana Jones, vi dovrete accontentare del diario di una giovane donzella per nulla sportiva ma (almeno) abbastanza propensa a lanciarsi in qualsiasi cosa. Insomma, dopo il rafting è arrivato anche il canyoning.
Canyoning in Giordania
Geolocalizzazione in corso: Riserva Biosfera di Mujib, 90 km a sud di Amman. Vi presento il parco naturale situato nel punto più profondo del mondo, ovvero, nella gola del fiume Wadi Mujib (per intenderci, quello che si immette nel Mar Morto a ben 410 metri sotto il livello del mare). Meta perfetta per amanti del trekking, perfettissima per chi sogna di incontrare il famoso stambecco cornuto, considerato uno degli animali più belli del mondo: io vi dico solo che lo troverete sui pendii del Mujib, vedete un po’ voi…
Dopo il trekking, canyoning sia. Parto dalle immense pareti di arenaria che vi accompagneranno lungo la risalita verso la cascata: sinceramente, penso di non aver mai visto simili colori in natura; dal rosso al bianco, in decine di gradazioni. Prendetevi il vostro tempo, fermatevi durante il tragitto e non abbiate fretta di arrivare alla cascata: godetevi i colori, l’imponenza a volte claustrofobica delle pareti, la forza dell’acqua. Questo è l’unico consiglio che mi sento di dare.
Passiamo alle domande pratiche: lo possono fare tutti? Bhè, se l’ho fatto io evidentemente sì. Lungo il percorso ho incontrato persone dai 15 ai 70 anni, se non avete alcun tipo di problema con l’acqua andate tranquilli insomma; troverete corde e scalette che agevolano la traversata, magari ogni tanto fatevi dare una spintarella per salire su alcune rocce un po’ più impervie e poi, se la stanchezza arriva, girate i tacchi e fate diètro frónt, semplice. In realtà la vista della cascata e lo spiaggiamento in acqua stile balena arenata ripaga ogni singolo, minuscolo sforzo. 2-3 ore in cui l’adrenalina vi ringrazierà.
Prima della partenza, dopo aver letto ogni singolo post sull’argomento, mi sarò chiesta almeno 300 volte “con quali scarpe affronto il canyoning nel Wadi Mujib?” La mia personale conclusione è: scarpe da trekking o un vecchio paio di scarpe da ginnastica (le rocce liscissime e il fondale ciottoloso rendono assolutamente necessario l’antiscivolo). No alle scarpe aperte, le pietroline potrebbero infastidirvi non poco. Nel caso arriviate sprovvisti di qualsiasi cosa sappiate che all’ingresso è comunque possibile acquistare delle scarpe in plastica (ma dovrete essere fortunati nel beccare il vostro numero); qui vi consegneranno anche un giubbotto salvagente. Per il resto andranno benissimo costume da bagno, maglietta e pantaloncini. Costo del canyoning: circa 15 euro.
Trekking in Giordania
Dal canyoning al trekking il passo è breve, benvenuti nella Valle della Luna. Wadi Rum, una vallata scavata tra sabbia e roccia dallo scorrere di un fiume, definito dal mitico Lawrence d’Arabia “vasto, echeggiante e simile ad una divinità”. Anche qui, colori assurdi, canyon, tribù beduine, piante rare e una fauna che parte dal Lupo grigio e arriva al Gatto delle sabbie. Ad aspettare gli amanti del birdwatching branchi di orici, gazzelle e uccelli migratori; per i più sportivi, invece, impedibile il climbing sul Monte Burda, una salita che regala una vista incredibile sull’intera regione. Per chi ama i ritmi lenti del cammino e la sensazione di essere parte del tutto, il deserto sarà il colpo di grazia.
No, correggo, il vero colpo di grazia sarà dormire nel deserto. La serata passata attorno al fuoco, sotto un miliardo di stelle, è stata la mia ‘top experience’ del 2014; godetevela.
Il periodo migliore per un viaggio del genere? Sicuramente la primavera. In primis per le temperature, in secondo luogo per le ottime offerte ($$$$) che potrete trovare in questo periodo dell’anno. Se cercate un bel tour in Giordania, ben organizzato e che racchiuda il meglio del meglio, date un’occhiata alla proposta di Viaggi Giovani: 8 giorni per visitare Amman, Petra, Wadi Rum, Tala Bay e Mar Morto, con partenze dal 28 marzo. A chi consiglio questo tour? A chi cerca l’esperienza diretta con la gente locale e un programma di viaggio abbastanza libero, a chi sposa e fa sua la filosofia dei “nomadi moderni”, viaggiatori che scelgono di volta in volta modi e stile del viaggio, ora nel mood spartano e avventuroso ora in quello all’insegna di comfort e stile.
Sognavo di chiudere questo post con una foto ‘vintage’ e così sarà! Scattata con un’amabile usa e getta subacquea e stampata da un fotografo di circa 80 anni… la Giordania lo meritava!
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[Foto della Riserva di Mujib prese da Shutterstock]
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