Magnolia: Tom Cruise e Bolzano. Viva le associazioni di idee.
La prima in onore della pellicola di Anderson e della filosofia “basso è bello”, soprattutto se nell’uniforme di Top Gun ha avuto il coraggio di recitare con i tacchetti.
La seconda in memoria di un fiore che mi aspettavo di trovare ovunque tranne che nella città di Ötzi. La natura è stata creata per stupire, prendiamone atto. Penso a Bolzano e mi torna in mente quel profumo delicatissimo, lo stesso che uso in gocce dal giorno in cui ho scoperto che la magnolia ha “un notevole effetto rilassante e grandi proprietà antiossidanti”. Va citata a parte la scoperta dei fiori di magnolia fritti: si impastella e si frigge tutto, ricordatevelo. Ottimi.
Primavera alle porte, visita alle Dolomiti in agenda. Perché Bolzano:
1. perché è facilmente raggiungibile da tutti, anche da noi gente del profondo sud. Un aereo e un treno ed è fatta, semplice semplice.
2. Perché una volta che sei lì tra bus, treni, funivie e biciclette puoi arrivare praticamente ovunque. Chiamatela sostenibilità, chiamatela comodità, chiamatela “col cavolo che guido”, ma il +1 alla mobilità verde e all’efficienza dei trasporti dovrebbe sempre fare la differenza nella scelta di una destinazione.
3. Perché ci sono speck, Hugo e canederli. Triade perfetta.
“Ok, vado a Bolzano, mi ingozzo di speck, bevo HugosoloHugounicamenteHugo, faccio su e giù con la funivia… e poi???”
Centro storico
Una sequenza di porticati e facciate dai colori pastello, decorazioni e finestre ad arco (le famose erker). Via Bottai, con le insegne in ferro battuto e le locande storiche, è la mia preferita. Tra le locande segnatevi Ca’ de Bezzi, 600 anni, originariamente ritrovo di intellettuali ed artisti cui si conservano ancora tutti i dipinti e i disegni scampati ai bombardamenti del ’44. Tappa successiva, Vicolo della Pesa, nel nucleo più vecchio di Bolzano.
Piazza Walther
Elegante, riservata, ordinata, sempre in ghingheri insomma. Un ‘salotto’, non c’è parola che la possa descrivere meglio. Vi presento la signora statua che campeggia al centro della piazza: salutate Walther von der Vogelweide, uno dei maggiori poeti tedeschi del medioevo, il cantore dell’amor cortese che inveiva contro il “falso amore” e derideva i sostenitori de “l’amore è peccato”. Dopo aver salutato Walther, fermatevi in uno dei bar e regalatevi un momento di felicità con Hugo.
Hugo
Merita una parentesi a sé. Prosecco, sciroppo di fiori di sambuco, seltz e foglie di menta: sognate, perché a mio modesto parere è il Re dei cocktail da aperitivo e dopocena. Ciao Spritz, se devo scegliere scelgo Hugo, tiè.
Piazza delle Erbe
Arriviamo al dunque, ovvero il mercato. Vagare tra frutta e fiori altro non è che uno dei momenti più belli della giornata. Impressi nella mia mente cestini di frutti di bosco e kg di speck. Andate, assaggiate, comprate e siate felici.
Aperto dal lunedì al sabato.
Fischbänke
Una delle mie tappe food preferite: Fischbänke. Ne ho già scritto qui, ma vale la pena ricordare gli ex banchi del pesce adibiti a tavoli, il grande Cobo e l’esplosione di colori. In una parola top.
Via Dr. Joseph Streiter
Passeggiate a gogo
Ce ne sono tante, inclusa quella del Guncina che permette di raggiungere l’omonimo castello. Un percorso tra piante di ogni tipo, partendo dalla nostra amica magnolia fino ad arrivare al giuggiolo. Vi avviso, dovrete affrontare una lieve pendenza, ricompensata però da tante panchine panoramiche lungo il tragitto.
Castelli
In pietra e con delle viste da cartolina. Su tutti Castel Roncolo e MMM Messner Mountain Museum Firmian, appunto sede del museo della montagna di Reinhold Messner.
Bagni di fieno
Perdonatemi ma sono nel periodo beauty & care. Posso non parlarvi dei bagni di fieno? Impossibile. Concedetevene uno: “l’erba dell’alpeggio contenente moltissime qualità di erbe officinali viene falciata o la mattina o la sera per non perdere gli oli essenziali in esse contenuti” “hanno un’azione preventiva contro le malattie da raffreddamento, i disturbi reumatici e il mal di schiena, rinforzando il sistema immunitario ed hanno un generale effetto rilassante e curativo per la pelle.” Addio.
Hotel Scala
Vi dico anche dove dormire, sia mai che vi lascio sotto un ponte. Siamo in Alto Adige, sarebbe tirato a lucido anche quello, ma visto che ci siamo a un letto e a una piscina non diciamo di no. Hotel Scala, 5 minuti dal centro storico e due passi (di numero) dalla Funivia del Renon, quella che in pochissimi minuti porta a 1200 metri. Meravigliosa facciata in stile liberty, parco con piscina e scoiattoli (eeehhh già!), dolci e marmellate fatte in casa a colazione, ristorante tipico che più tipico non si può: 4 motivi per consigliarvelo. Il calore degli arredi e delle camere rende tutto più “casa”.
Trovate qualche info sulla funivia del Renon in questo post.
W le gite
25 km da Bolzano, Lago di Carezza. Nome magnifico, che aggiungere… magari una foto, che ci sta sempre bene.
[Foto prese da Shutterstock]
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