la maddalena

Una serie di pensieri ad cazzum raccolti nel mese di agosto tra La Maddalena e la Valle d’Itria.

[Direttamente dagli archivi Rai, Baglioni. Trasmesso no stop da Radio Italia, mi ha perseguitato per tutto il mese di agosto. Ora so a memoria E tu, Amore bello e Questo piccolo grande amore; mi mancavano alcune strofe, ma ho recuperato alla grande. Andava  necessariamente condiviso]

#1 Il primo pensiero ad cazzum, giusto per rimanere in tema, è un messaggio a reti unificate all’intero universo delle radio italiane: in 4 giorni e 8 ore di auto siete riuscite a farmi odiare i “tormentoni dell’estate 2014”, ovvero: Prayer In C, Hideaway, Am I Wrong, Maps, The Chamber. Le avrò ascoltate 80 milioni di volte, con un’invasata in macchina che, al contrario, riusciva sempre ad esaltarsi (ciao Valentina!). Io le odio. Nella lista nera Rds, Radio Deejay e Radio Norba. In quella bianca: Radio Italia per Baglioni e Lucio Dalla a notte fonda, Radio Argento per Non ti voglio fermare di Mauro Di Maggio (pensavo la conoscessimo sono io e Di Maggio) e la grandissima Radio Puglia per il mix con Short, Short Man, Freed From Desire e Missing. Se avete all’incirca 30 anni cercatele su Youtube e ripensate a 15 anni fa, alle serate in cui l’angelo azzurro era il massimo della trasgressione e andavate allo Snoopy.

#2 La mia vita senza Shazam non ha più senso.

#3 Voglio diventare una maddalenina, ovvero, un’abitante de La Maddalena. I motivi sono principalmente 2: amo la parola “maddalenina” e voglio bere per sempre l’acqua “Smeraldina”, che amo per lo stesso identico motivo.

#4 Quando un 80enne ti consiglia un ristorante perché è “pulito, buono e fresco” quel ristorante sarà pulito, buono, fresco. Un 80 è più affidabile di Tripadvisor, Lonely Planet e Guida Michelin messe insieme? Sì. E ti fa spendere anche meno.

#5 Amo il mirto e il pane guttiàu.

#6 Voglio morire mangiando kg e kg di sciatt “frittelline croccanti di forma tondeggiante con cuore di formaggio fuso” (definizione presa pari pari da Wikipedia). Le ho mangiate a Teglio (sui monti di Sondrio), in uno di quei ristoranti in cui i malati di cibo come me non possono che impazzire: ti siedi e dopo esattamente 3 secondi gli occhi cadono sulla cameriera che passa tra i tavoli con il vassoio sempre pieno, chiedendo “ne vuoi un altro po’?”. Improvvisamente ti ritrovi a mangiare bresaola, sciatt e pizzoccheri come se non ci fosse un domani. E qui la bresaola è quella che puoi mangiare solo in Valtellina, le patate fritte sono patate vere, i pizzoccheri superiori, se poi schiacci le patate addio, il sogno (segreti da montanari). Tutto fatto in casa, tutto fatto al momento, anche gli sciatt nella versione dessert, con cioccolato nero e bianco. Come dice un vecchio saggio, cibo da orgasmo. E poi, zero ma proprio zero turisti; quell’atmosfera un po’ retrò anni ’70, un po’ camposcuola; proprietario che alla domanda “c’è una presa per caricare il telefono?” risponde “perché?” “perché è scarico” “quindi?” (ti vorrei come amico del cuore). Insomma, 25 euro e tanta felicità. E comunque sciatt vs sgagliozze… baresi odiatemi pure, ma vincono i primi. Tutto vostro: Ristorante Belandin, Via Cà Scranzi – Tel. 0342 780492

#7 Quanto sono belli gli alberi di melo??!

tirano

Tirano

#8 Se non siete intolleranti al lattosio, arrivate in un rifugio di montagna e leggete “latte fresco”, godete di quello di cui molto molto tristemente la sottoscritta si è dovuta privare.

#9 L’acqua della sorgente è acqua, tutto il resto è fake.

#10 Mangiare un piatto di pizzoccheri fatti in casa dalla nonna che tutti vorremmo, in un rifugio che fa tanto “casa”, è amore. Anche parlare di triglie con il nonno che tutti vorremmo, mentre è lì, che spiega alla nipotina biondissima e dolcissima che tutti vorremmo avere come si pescano le trote. Gioie da montagna. Li trovate qui: Il Cornetto – Alpe Campagneda, Lanzada.

valmalenco

Valmalenco

#11 Se avete bisogno di emozioni forti fate una capatina a Locorotondo la notte del 16 agosto per la gara pirotecnica in occasione della festa di San Rocco. I fuochi sono fighissimi, ma il motivo per cui ve ne parlo è un altro. Trovatevi un angolo sulla scalinata di fronte al Docks 101 e aspettate l’inizio dei fuochi… alla prima luce nel cielo seguirà la prima di innumerevoli risse tra uno degli esseri umani seduto sulla scalinata e il malcapitato essere umano di turno che deciderà di mettersi in piedi proprio lì davanti. Io ne ho contate 4, una meglio dell’altra. Momenti unici e irripetibili, e soprattutto, matte matte risate a costo zero.

#12 Una festa patronale senza lupini e fumo di zampina/bombette/ghiemmerìidde non ha senso di esistere. Un saluto alla signora faccia di culo che mi è passata davanti con tanta nonchalance nella fila per le bombette, ignorando con una faccia di culo ancora più grande il mio pippone sul rispetto delle file. Mi auguro che la tua macelleria di fiducia esaurisca sempre e per sempre i tuoi amati ghiemmerìidde.

#13 Amo camminare e amo pedalare, ma solo se la pendenza è dello 0,0001%.

#14 Tentativi selfie: 34. Selfie pubblicate: 3.

#15 Muoversi è una meraviglia, passare 8 ore sul lettino dell’Archeolido (Savelletri) alzandosi solo per bagno/doccia/pausa insalata di riso, anche. 5 euro ben spesi (Archeolido se diminuisci un pochino il prezzo di caffé e birra ancora meglio).

archeolido

Archeolido

#16 Per non morire sulle chianche di Ostuni solo Converse o simili.

#17 Giornalista freelance = pochi soldi ma tanta libertà. L’anno prossimo da giugno a settembre lavorerò da un trullo in Valle d’Itria.

#18 Puglia come pretendi di diventare la regina del turismo se continui a farti sfuggire il significato delle magiche paroline “segnaletica stradale”? Mi perdo io, figuriamoci un turista. Vedi e provvedi.

#19 Karma e buddhismo sono concetti che devo un attimo rivedere. Avevo già un grande sospetto, ma la conferma è arrivata dalla mia vicina di lettino bionda, rifatta, con i tacchi al mare, un filo per mutanda e i discorsi sugli outfit per il party esclusivo di Nicola con rosè e satè, intenta a leggere una cosa tipo “Avvicinarsi al karma e al buddhismo”. “Mangia, prega, ama” ha fatto rincoglionire una serie di giovani donzelle che rincorrono l’ascetismo ultraterreno mangiando sushi e bevendo Corona, questa la mia conclusione. Tanta stima e tanta pena per non essere tra gli invitati al party di Nicola con il dress code blu elettrico.

#20 Basta, stop, avast ai lidi con la musica a palla. A quelli che non riescono proprio a farne a meno e vogliono battere gli scontrini al ritmo di David Guetta suggerisco un cartello all’ingresso del tipo “niente chill out, niente silenzio, solo bonghetti e Avicii”. Scanso e vado avanti.

#21 Jack Kerouac aveva ragione. “Felice. Con addosso solo il costume da bagno, scalzo, i capelli scompigliati, nel buio rosso fuoco, cantando, sorseggiando vino, sputando, saltando, correndo – è così che si deve vivere”

#22 L’estate è ancora lunga, divertitevi, viaggiate, vegetate, abbronzatevi ma, sopratutto, aiutatemi a rintracciare Mauro Di Maggio, ve ne sarò eternamente grata.

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