13 ore fa ero in Giordania, precisamente ad Amman. In questo preciso istante sono ad Aprilia “un comune italiano di 72.702 abitanti della provincia di Latina nel Lazio” dice Wikipedia. 13 ore fa pensavo “2 validi motivi per non essere tristi e tornare a casa sono le 6 grandissime ore di sonno che farò nel mio letto e il kg di pasta che mi aspetta dopo 7 giorni di hummus”. Col cazzo, detto proprio elegantemente. La mia sveglia suonerà fra 2 ore esatte, alle 3.30, e la mia cena è stata a base di gnocchetti e carne… ottimi, ma volevo un sacrosanto piatto di spaghetti.
Grazie Vueling.
Volo Roma-Bari cancellato. Motivo ignoto e, sinceramente, non mi sono affannata manco più di tanto per scoprirlo. Me ne sbatto allegramente, tanto non cambia nulla. Ovviamente dopo 4 ore di attesa in aeroporto, tra coca cola, muffin e ginseng, alla ricerca disperata di prese a cui attaccare anche l’anima, scopro che il volo è stato cancellato al momento del check-i: ore 18.30.
In caso di cancellazione le scelte sono 2:
1. prendere il primo volo disponibile della compagnia. In questo caso, navetta da/per aeroporto, albergo, cena e colazione sono a suo carico. Insomma, non si esce una lira ma bisogna farsi andare bene l’orario di partenza.
2. Partire con un’altra compagnia, pagare il volo e avviare la richiesta di rimborso. Tempi per finalizzare il risarcimento: all’incirca un mese.
Il primo volo Roma-Bari disponibile con Vueling è quello delle 6.30 del mattino. Quindi se tutto va bene dovrei partire fra circa 5 ore.
Nell’attesa della navetta per l’hotel assisto a scene più uniche che rare. Ragazzini in ritorno da qualche isola spagnola in preda a crisi di nervi da antologia che minacciano il vento con frasi del tipo “appena torno a Bari faccio nu casin della madonn” (la credibilità di una frase del genere pronunciata da un ventenne con un cappello di paglia e una maglietta del Pacha è altissima eh); riunioni sindacali dei passeggeri per un fantomatico rimborso “non mi interessano i soldi, è solo il principio”… e vabbù crediamo anche a te! Una signora incazzata nera che rimarrà per sempre nella mia memoria storica: “scusi eh, ma questo aereo deve partire. Lei non immagina che viaggio ho fatto io… vengo da Genova!” Signora, anche lei, mi faccia il piacere. Comunque, milioni di telefonate con infinite versioni da film, ovviamente differenti l’una dall’altra, avrei potuto tranquillamente chiamare mia madre e dire “volo cancellato perché hanno trovato una bomba inesplosa della Seconda Guerra Mondiale sotto il sedile del pilota”, qualcuno mi avrebbe creduto e assecondato. Nelle avversità, anche le più stupide, l’essere umano fa appello a quella sana dose di idiozia che lo accompagna sempre…
Alle 20.30 la famosa navetta. Anzi 2, una diretta ad un hotel di Pomezia, l’altra ad un hotel di Aprilia, entrambi 4 stelle. Salgo sulla prima per una semplice questione di vicinanza e dopo 40 minuti all’incirca arrivo a Pomezia. 50 persone in “fila”, quella tipicamente italiana, ovvero, il bordello, per fare il chek-in. Ma si sa, prima dei single ci sono le famiglie, le coppie, i gruppi di amici, i colleghi di lavoro… ultimi, come sempre, i poveri sfigati che viaggiano da soli, quindi, la sottoscritta. Rimaniamo in 5 ed, ovviamente, arrivato il nostro turno le stanze finiscono. Sorridere, sempre. Imprecare ma sempre col sorriso da ebete stampato in faccia.
Prendi un’altra navetta e sparati 20 km circa per raggiungere Aprilia. Altro giro, altra corsa, altro hotel pronto ad ospitare i profughi Vueling. E arriviamo al momento degli gnocchi, della bistecca e del dolce, della cena al buio che non poteva andare meglio. Il destino almeno mi ha premiato con dei perfetti sconosciuti simpatici, che voglio dire, non è affatto da poco, una buona cena e un cameriere in passato rimasto bloccato millemila ore in qualche aeroporto del Senegal: c’è sempre chi sta peggio. E quindi sì, ieri vedevo Amman dall’alto, oggi dormo con vista statale e Conforama.
Cara Vueling, ho deciso di non andare a dormire, per due ore non ne vale la pena. E poi dopo 7 giorni ho bevuto un vero caffè, quindi niente sonno. A proposito, ero anche in astinenza da alcool, quindi a cena abbiamo brindato con un sano vino rosso gentilmente offerto da te. Devo dire che nonostante il disagio, perché quello c’è e si piange, te la sei cavata piuttosto bene. Per la serie… “sapevatelo” e, soprattutto, ricordate che un calice di vino rosso aiuta in ogni circostanza.
Aggiornamento post rientro
Insomma, alla fine non ho dormito e alle 3.30 ero giù nella hall a fare colazione. Nota più che necessaria: un grazie al ragazzo (di cui però non so il nome) dell’Hotel Enea di Aprilia, 1. perché aveva un faccino davvero simpatico, 2. perché ci ha fatto un bel cappuccino alle 3.30, 3. perché sorridere ed essere gentilissimi alle 3 di notte non è da tutti!
Lasciamo l’hotel alle 4 e alle 5 arriviamo in aeroporto per l’infinita fila check-in del secolo. Rivedo le facce note che avevo lasciato all’hotel di Pomezia, tutti freschi come le rose ovviamente. Nel frattempo pensavo a quelli di Vueling, giusto un po’ disorganizzati. Ad esempio: perché farci stare nell’autobus che porta all’aereo fermi e immobili per 20 minuti (forse anche di più)? Bù.
Arriviamo a Bari, felici e contenti, e qui una di quelle scene clou: mille baci e tanti abbracci tra i nuovi amici di “disgrazia” e la frase stramitica “W Vueling”! TOP! Io direi viva i baresi, che alla fine quell’allegria un po’ crazy ce l’hanno proprio nel sangue.
Nel frattempo Vueling legge il mio post e mi scrive su Twitter. Onore e merito alla tempestività della risposta online.
Il racconto finisce qui. Sono a Bari, ho mangiato 1 kg di pasta in 24 ore e bevuto uno Spritz e un Americano. Bentornata a me.
Federica says:
Ma no, mi dispiace troppo! Dalla Giordania a Rimini io, ma in 5/6 ore! Di certo a te è andata un pochino peggio! Gli gnocchetti però sembravano buoni, non ne hai parlato affatto male! E poi finalmente un po’ di vino rosso, pensa che io devo ancora aprire la grappa :) Ciao Robi, buon ritorno!
Roberta Longo says:
Cena più che buona e personale dell’hotel davvero molto molto carino e accogliente con un grande sorriso anche stamattina alle 3.30! La fortuna nella sfortuna! E stasera, spaghetti ;)