Famosa per il Ponte Carlo, l’orologia astronomico, il muro di Lennon, il gulash e il prosciutto: parliamo di Praga, conosciuta anche come la “città delle 100 torri” o “città d’oro”. Perfetta per un weekend, merita di essere scoperta in ogni suo vicolo, fino a perdersi nei caratteristici sapori della sua cucina. Ecco qualche personalissima dritta su cosa vedere e dove mangiare!
Ponte Carlo
Magico. L’aggettivo che meglio lo descrive. Curiosate tra le bancherelle, godetevi le note dei musicisti che lo animano quotidianamente, passeggiate lentamente e soffermatevi ad ammirare da questa straordinaria prospettiva la maestosa bellezza di Praga. Lo storico ponte in pietra sul Moldava, ospita 30 meravigliose statue (15 a sinistra, 15 a destra); tra queste, quella di San Giovanni Nepomuceno, l’ecclesiastico chiuso in un sacco e gettato dal ponte per ordine del re. È credenza diffusa che la statua porti fortuna: toccando la lapide alla sua base (punto esatto dell’esecuzione del santo), si riceve fortuna per i successivi 10 anni e ci si assicura il proprio ritorno a Praga.
Città Vecchia
Le facciate colorate degli edifici che la circondano la rendono davvero una cartolina, resa ancora più unica dalla Chiesa di Santa Maria di Týn sullo sfondo e dal famosissimo orologio astronomico, sul quale, oltre all’ora, sono rappresentate le posizioni del Sole e della Luna. L’orologio è fiancheggiato da quattro figure, ognuna delle quali rappresenta i vizi capitali: lo scheletro simboleggia la morte, il turco la lussuria, il personaggio con lo specchio la vanità, il viandante con la borsa l’avarizia. Assolutamente da non perdere lo spettacolo che avviene allo scoccare di ogni ora: “allo scoccare dell’ora lo scheletro suona una campana tirando la fune con la mano destra e capovolge la clessidra che ha nella sinistra, mentre il turco, l’avaro e il lussurioso fanno no con la testa; a questo punto esce il corteo con i dodici apostoli che, a coppie di due a due, si inchinano alla folla […] alla fine dello spettacolo il gallo, sopra le finestre dell’orologio canta l’ora suonata” (Wikipedia). Personalmente se siete indecisi dove soggiornare, vi consiglio di optare per un hotel nella Città Vecchia e di approffittare delle numerose offerte proposte da H.R.S.
Castello di Praga
Il quartiere Hradčany ospita il Castello di Praga. Per arrivarci dovrete percorrere una strada tutta in salita … insomma, la fatica si farà sentire, ma sarà sicuramente ricompensata dal meraviglioso panorama che vi si prospetterà. Il Castello è una piccola città nella città, ricca di vicoli, giardini e tipici negozietti. Imperdibile la Cattedrale di San Vito e il Vicolo d’Oro, con la sua fila di caratteristiche botteghe.
Nuovo Mondo
Passeggiando nei dintorni del Castello, in alcune stradine poco battute dai turisti, ci si ritrova qui. Di fatto, si tratta di un solo vicolo tortuoso, immerso nel verde, con pittoresche abitazioni radicalmente diverse dai lussuosi palazzi di Hradčany. Nuovo Mondo è il punto di ritrovo per artisti e intellettuali.
Quartiere ebraico
Il quartiere ebraico “Josefov”, tagliato in due dalla strada delle grande firme, l’elegante Via Pařížská, è una tappa obbligatoria di un tour alla scoperta di Praga. Vi imbatterete in cinque sinagoghe (Maiselova, Španĕlská, Pinkasova, Klausovà e la famosa Staronová, la Sinagoga Vecchia-Nuova, simbolo del quartiere), nel Museo e nel cimitero ebraico, la tappa più suggestiva dell’intero percorso.
Piazza Venceslao
Testimone di molti eventi cruciali della storia ceca è il cuore della città. Vale la pena attraversarla per ammirare i bellissimi edifici in stile art nouveau che la fiancheggiano e l’imponente facciata del Museo Nazionale, a ridosso della statua di Venceslao.
Muro di Lennon
Si trova nella Piazza del Gran Priorato (Città Piccola), ed è un riconosciuto simbolo di pace, amore e fratellanza. Tappa obbligata, che porta alla mente la storia di un paese vessato dalla dittatura e dei suoi giovani abitanti riusciti ad abbattere il muro dell’indifferenza proprio dipingendone uno. “Originariamente esso era un semplice muro della città, ma improvvisamente a partire dagli anni 80 divenne un simbolo di pace e libertà per la popolazione, soprattutto i giovani che iniziarono a riempirlo con graffiti e disegni ispirati a John Lennon nonché con frasi tratte da canzoni dei Beatles. Il regime comunista allora al potere nel paese, ovviamente non gradiva la presenza del muro che era ben presto diventato un fondamentale punto di riferimento dal punto di vista politico e sociale per i giovani di Praga[…] Il muro deve il suo nome al fatto che dopo la sua morte, John Lennon divenne un eroe pacifista per i giovani cechi e presto un suo ritratto fu dipinto sul muro assieme a parole delle sue canzoni. […] Il muro è di proprietà dei Cavalieri di Malta che permettono tutt’oggi che esso sia dipinto e scritto” (Wikipedia)
E ancora …
Tra un gulash e un trdlo, raggiungete il Teatro Nazionale, definito la più grande opera d’arte collettiva di Praga (alla sua costruzione hanno contribuito i migliori artisti della seconda metà dell’800); la Casa Danzante, originalmente chiamata “Fred and Ginger” (da Fred Astaire e Ginger Rogers) per l’estrosa architettura che ricorda vagamente una coppia di ballerini; il Museo Nazionale, dalla mole così imponente da essere scambiato per la sede del Parlamento; il Mulino della Certovka (canale del diavolo), situato in un breve tratto laterale della Moldava.
Cosa mangiare
Gulash, zuppe, gnocchetti e ovviamente, prosciutto di Praga. Ecco due ristoranti testati personalmente:
Novoměstský pivovar
Consigliato al 99% per l’ottima birra artigianale, da accompagnare magari al tipico Gulash stufato con birra scura.
Annabar Restaurant (Praga 1)
Non male la zuppa, ottimo il filetto di maiale con funghi e salsa al formaggio, evitabile l’arrosto misto con contorno di carote rosse.
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