Vulcano tramonto

Il vulcano. Ecco IL motivo per cui ritornerei alle Isole Eolie. Non l’ho capito subito, anzi. Drogata da quel mare incredibile, dai panorami mozzafiato, dal silenzio e dai cannoli, proprio non ci ero arrivata. Poi mi sono tornati in mente due momenti in particolare, ripensandoci oggi, forse, i più belli: l’eruzione dello Stromboli e il tramonto dal cratere di Vulcano.

Per il primo, il silenzio durante l’attesa, lunga, lunghissima (o almeno così sembrava), il nero incredibile del mare di notte, le stelle, così tante da far paura. E poi il rosso della lava, proprio quel rosso che mi aspettavo, e lo stupido tentativo di immortalare quell’attimo tanto atteso in una foto. Stupidissimo, perchè questo è solo un grande momento da godersi, e certamente, non attraverso la lente di una reflex. Sembra quasi che la natura voglia salutarti, darti il benvenuto e allo stesso tempo farti capire la sua grandezza. Spaventosa quanto meravigliosa. Emozionante.

Poi la salita al cratere di Vulcano, abbastanza impegnativa ma fattibilissima da chiunque. Arrivati al cratere, le fumarole e i getti di vapori ricordano che il vulcano non è morto, anzi è più vivo che mai. Il panorama da lassù è incredibile, ma quello che resta nel cuore è il tramonto. Quella palla di fuoco che pian piano si nasconde nel mare, i colori che diventano ogni secondo che passa sempre più intensi, la pietra del vulcano che ti circonda, il silenzio. Magia. Non esiste altra parola che riuscirebbe a descrivere meglio questo spettacolo.

Quindi sì, che sia l’eruzione o la base privilegiata per godersi uno dei tramonti più belli di sempre, il vulcano è l’anima di queste isole. E solo adesso ho capito perchè lo Stromboli è chiamato “Iddu”, “Lui” in siciliano.

Stromboli

Stromboli è uno dei vulcani più attivi al mondo e le eruzioni avvengono all’incirca una ogni ora. Noi le abbiamo aspettate nel bel mezzo del mare, quindi non posso che consigliarvi un’escursione notturna in barca. L’alternativa? L’ascesa al cratere, per osservare le eruzioni da molto molto vicino. Magari nel tardo pomeriggio, rientrando di notte. L’escursione alla cima del vulcano richiede circa tre ore di cammino, in certe zone è abbastanza faticosa, quindi allenatevi e fatevi accompagnare sempre da una guida.

I villaggi di San Vincenzo e San Bartolo nella parte nord-est dell’isola formano il paese di Stromboli: animato, colorato dalle mattonelle eoliane, selvaggio, divertente da girare con le ape-taxi, “cinematografico”.

Stromboli

Ma quello che resta nel cuore è Ginostra, sulla costa meridionale, un villaggio praticamente isolato dal resto dell’isola e raggiungibile soltanto via mare. Non esistono automobili, solo muli, i viottoli sono strettissimi e costeggiati dalle tipiche case eoliane, c’è una chiesa, un ristorante e una pensione. A Ginostra ho riconosciuto i segni della vita di mare sui volti dei pochi abitanti che ho incrociato, la pelle scura bruciata dal sole, ho visto l’uomo di mare. E ho visto anche un bambino scalzo giocare con le reti da pesca, una delle immagini più belle e tenere del mio viaggio. Ginostra è silenzio, ritmi lenti, lentissimi, natura, meditazione. È autentica. Ho pensato fosse il luogo ideale in cui ritrovare se stessi. Straconsigliato.

Ginostra

Curiosità: il porto di Ginostra, Pirtuso, è riconosciuto (come segnala il Guinnes dei Primati) come il più piccolo del mondo. Nel suo bacino possono sostare non più di tre piccole barche.

Vulcano

L’isola illuminata dalla luce delle stelle. Nessuna illuminazione stradale, la famosa pozza dei fanghi termali dalle proprietà curative, le acque calde, il “profumo” dello zolfo (d’accordo, l’odore un po’ nauseabondo), la spiaggia delle Sabbie Nere, lo snorkeling alle Piscine di Venere, e poi, lui, il vulcano e la scalata. Rilassante, estremamente rilassante, ecco come si presenta quest’isola.

Cratere_Vulcano

Ho avuto la fortuna di soggiornare in un resort così bello da togliere il fiato, il Therasia. Affacciato sul mare, circondato dalla natura, bianchissimo e interamente realizzato con materiali tipici del luogo: la pietra lavica dell’Etna, il cotto siciliano, il legno di cedro. E poi, il mio sogno, la piscina a sfioro affacciata sui faraglioni. Per non parlare della colazione, dei bar panoramici, della spa. Ho sempre pensato che settembre fosse il mese ideale per godersi il mare, le isole, le spiagge deserte e anche gli hotel. Ne ho avuto la conferma. Ve lo consiglio, con tutto il cuore. Vi regalo le due foto che hanno “particolarmente” colpito chi mi segue su Facebook e Twitter, le altre le trovate nell’album #Eolietour13.

Therasia Resort Vulcano

Therasia Resort Vulcano

Concludo con queste immagini la terza tappa del tour di Imperatore Travel che mi ha portato alla scoperta delle Eolie. Dopo Alicudi e Filicudi, Lipari, Vulcano e Stromboli, nell’ultimo post vi parlerò della tanto conosciuta Panarea e della verdissima Salina.

Photo credit: Roberta Longo – Infoturismiamoci

 

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