Poco meno di quattro ore è il tempo che si impiega in aereo per raggiungere Marrakech, una città dal sapore unico, crocevia di culture diverse, da quella araba a quella berbera, da quella andalusa a quella più europea. Proprio in virtù di questo mix, la cosiddetta città rossa è un posto che ha sicuramente molto da offrire ai propri visitatori. È sufficiente passare un weekend a Marrakech per essere completamente rapiti dalla sua effervescente vitalità, dal suo dinamismo moderno che si fonde con tradizioni ben radicate.Visitare questa città in questo periodo dell’anno, o il generale durante i mesi estivi presenta però l’inconveniente non indifferente del caldo torrido, infatti se di norma Marrakech accoglie i turisti con un clima mite e gradevole, tra giugno e settembre le temperature diventano davvero caldissime.
La città comunque offre tra le sue varie attrattive un paio di posti che, oltre a essere due luoghi di interesse turistico, costituiscono anche un rifugio dall’afa soffocante.Durante una passegiata per la Nouvelle Ville, la parte nuova della città, potete fermarvi a fare un giro ai Giardini Majorelle. Si tratta di un giardino botanico costruito nel 1920 dall’artista francese Jaques Majorelle, al cui interno si possono ammirare all’incirca trecento varietà di piante subtropicali. L’attrazione principale del parco è la villa liberty che sorge proprio nel centro, le cui pareti, interamente colorate di blu oltremare, creano un contrasto allegro e piacevole con altri elementi del giardino dipinti di giallo. Il giardino è inoltre strettamente connesso a una delle più importanti figure dell’alta moda internazionale, infatti dal 1980 è stato proprietà dello stilista Yves Saint Laurent, che lo restaurò per poi ridonarlo alla città marocchina e sceglierlo in seguito come il posto dove si sarebbero dovute disperdere le sue ceneri al momento della morte, avvenuta poi nel 2008.
Altro modo per non rimpiangere eccessivamente il fresco artificiale della propria camera d’albergo è includere nella propria escursione a Marrakech i Giardini della Menara. Situati poco fuori dalla città vicino alle alture dell’Alto Atlante, sono costituiti da un’area di circa novanta ettari cinta da un’antica cerchia muraria al cui interno si contivano moltissimi ulivi e alberi da frutto. Al centro del terreno si trova un enorme bacino per l’irrigazione, sul cui bordo sorge la struttura più caratteristica, ovvero il padiglione in stile arabo.
L’intero complesso risale al XII secolo e fu costruito dalla dinastia berbera degli Almohadi, ad eccezione del padiglione edificato invece nel 1870. È un luogo molto amato anche dai marocchini stessi, infatti non è raro trovarvi intere famiglie rilassarsi lontano dal caldo e dalla confusione cittadina.
Photo credit: soyignatius via photopin
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