Devo ammetterlo, a volte un viaggio in auto può davvero fare la differenza. È quello che ho pensato un paio di settimane fa attraversando la campagna toscana tra Volterra e Terricciola. Il verde intenso delle colline, il profumo di terra ed erba bagnata, le strade piccole e quasi deserte, un anziano che cammina sul ciglio della strada. Ebbene, se ripenso al #cmaxtour organizzato da Ford, queste sono le prime immagini che mi tornano in mente. Ho vissuto l’intero viaggio da passeggera, godendomi il panorama dal finestrino, le canzoni che passavano in radio (e pensando alla sintonia che a volte si crea tra ciò che i tuoi occhi stanno guardando e ciò che le tue orecchie stanno ascoltando), le chiacchiere con i miei compagni di viaggio e le foto rubate.
Dopo tutti gli aerei presi in questi ultimi anni ho pensato che è finalmente tornato il momento di godersi un lungo viaggio in auto, magari proprio in Toscana, una regione che conosco pochissimo ma che in due giorni è riuscita a regalarmi davvero tanto. Merito della sua bellezza, questo è sicuro, ma anche dei meravigliosi toscani in cui mi sono imbattuta, del buon vino, dei pici e delle bistecche.
Sono tornata a Pisa dopo quasi 4 anni. La Torre è sempre lì, così come le decine di persone che si fanno fotograre mentre fingono di reggerla! Quello che amo di più è la sua aria da città universitaria “ordinata”, sempre viva, giovane ma per nulla caotica. Le osterie, gli angoli nascosti e il Lungarno, meritano sempre, sempre una visita.
La vera sorpresa è stata Volterra. Mi aspettavo tanto, ma è riuscita a darmi ancora di più. Proprio per questo ho deciso di tornarci. Ho intenzione di godermela di giorno, con calma, con la mia reflex e il mio fidanzato – l’ordine reflex/fidanzato è del tutto casuale – e cosa fondamentale, devo assolutamente tornare al Ristorante La Vecchia Lira per mangiare kg e kg di pici al “rogo” con mortadella di Prato. Ad onor del vero, è stata una delle cene migliori degli ultimi mesi. Colgo l’occasione per salutare Lamberto e Massimo, entusiasti, appassionati e simpaticissimi padroni di casa. Voto all’intera cena e all’ambiente, ispirato alle rarefatte atmosfere delle osterie della Volterra dei secoli passati, 10.
Porterò la mia reflex e il mio fidanzato – l’ordine è sempre casuale – a Terricciola “Città del vino”, in un’oasi di pace, ovvero la Fattoria Fibbiano. Bene, la Fattoria Fibbiano ha concretizzato il meraviglioso disegno della “perfetta fattoria toscana” che avevo costruito nella mia mente in tutti questi anni. Appartenuta fino a metà del secolo scorso ad una nobile famiglia toscana, è oggi una moderna azienda agricola che ha mantenuto, grazie ad un attento restauro degli edifici, alla tipologia delle coltivazioni e al profondo rispetto per la natura, l’antico fascino originale in perfetta armonia con il paesaggio circostante. Qui si producono vini e olio davvero ottimi.
Insomma, scenario perfetto, sapori autentici ed esperienze. Proprio così! Personalmente non mi sono fatta mancare nulla e mi sono buttata in entrambe le attività proposte da Massimo, Arianna, Veronica ed Ester di Arianna & Friends: degustazione di olio e cooking experience. Loro sono bravissimi, molto simpatici e anche molto utili … grazie a Ester e Veronica ho avuto un incontro ravvicinato con un baccalà, ho detto tutto. Quello che propongono e promuovono gli amici di Arianna & Friends è un turismo slow che dia al viaggiatore/turista la possibilità di assaporare la Toscana nelle sue parti più genuine e vere. Quindi se degustazioni, corsi di cucina, di pittura, di decorazione su ceramica, escursioni e visite guidate fanno per voi, vi consiglio vivissimamente di contattarli.
A questo punto lo avrete capito, il #cmaxtour è stato un successo. Vivendo l’esperienza da passeggera ho avuto anche tempo per studiare la nuova C-Max 1.0, ed ecco quindi 5 motivi per cui la comprerei anche subito (e tornerei proprio con lei tra i colli toscani):
1. Emissioni e consumi ridotti: l’EcoBoost 1.0 è un motore a benzina a tre cilindri ad alto contenuto tecnologico, disponibile in versioni da 100 e 125 cavalli. Entrambi i livelli di potenza garantiscono alla C-MAX consumi di 5.1 l/100 ed emissioni di 117 g/km di CO2.
2. EcoMode: una funzione del computer di bordo che analizza lo stile di guida e fornisce consigli su come intervenire su velocità, cambio e regolarità della guida per abbassare i consumi anche del 20%
3. Active Park Assist, tecnologia di parcheggio semiautomatico: il sistema identifica uno spazio idoneo al parcheggio grazie ad appositi sensori, dopodiché esegue la corretta manovra di parcheggio in parallelo ruotando automaticamente il volante.
4. Verifica della presenza di veicoli nella zona d’ombra: un radar controlla lo spazio normalmente precluso alla vista del guidatore, e lo avvisa, tramite una spia gialla inserita all’interno dello specchietto retrovisore, dell’eventuale presenza di veicoli. Il sistema rende più sicuri i sorpassi, i cambi di corsia o l’uscita dal parcheggio.
5. Telecamera posteriore, che nel display di bordo mostra lo spazio alle spalle dell’auto durante la retromarcia, evidenziando anche la traiettoria rispetto alla posizione del volante e gli oggetti circostanti.
Bhè, che ve ne pare?
Trovate tutte le foto del #cmatour sulla nostra pagina Facebook; se invece volete rivivere il nostro tour su Twitter e Instagram vi rimando agli hashtag #cmaxtour e #cmaxecoboost
One Comment on “In Toscana con la nuova C-Max EcoBoost: tra colli, pici e ottimo vino”